Accademia di danza, fuori il direttore: Crioti non avrebbe i requisiti per ricoprire il ruolo

Accademia di danza, fuori il direttore: Crioti non avrebbe i requisiti per ricoprire il ruolo
Era una mossa annunciata. Ieri mattina, l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno - che pure in passato aveva detto di voler chiarire la propria posizione nelle sedi opportune -...

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Era una mossa annunciata. Ieri mattina, l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno - che pure in passato aveva detto di voler chiarire la propria posizione nelle sedi opportune - ha scelto di andare in aula al processo Mafia Capitale per avvalersi della facoltà di non rispondere. Alemanno, imputato per corruzione e finanziamento illecito in uno dei procedimenti stralcio scaturiti dall'inchiesta madre, ha motivato, uscendo dall'aula bunker di Rebibbia, la decisione di non rispondere: «Questo non è il mio processo, dimostrerò la mia innocenza e spiegherò qualsiasi cosa nel processo collegato dove sono imputato. È inutile ripetere le stesse testimonianze quindi, su suggerimento della mia difesa, ho fatto questa scelta che è stata accettata dal Tribunale».

«Tra poco tempo - ha aggiunto - ci sarà la mia testimonianza nell'altro processo e lì risponderò a qualsiasi domanda. Tutti quanti si potranno tranquillamente avvalere di quella che sarà la mia deposizione e anche delle dichiarazioni spontanee che farò in quel processo».
Parlando, infine, della sua esperienza in Campidoglio, l'ex sindaco ha detto: «Appena arrivato mi sono occupato del debito di 22 miliardi ereditato dall'amministrazione Veltroni e di quelle che erano le esigenze della città, mettendo in secondo piano il controllo sulla macchina amministrativa che doveva essere la priorità. Diciamo che mi sono avventurato in una durissima prova come quella di governare Roma con una macchina con il volante rotto e le ruote sgonfie qual è, purtroppo, la realtà amministrativa romana, malgrado tanti bravi lavoratori e dirigenti».
 
IL RINVIO

Sono invece slittate le audizioni, previste sempre per ieri, di Mario Mori, generale dei Carabinieri ed ex consulente del Campidoglio, e di Raffaele Cantone, presidente Anac. A determinare il rinvio della loro comparsa davanti ai giudici della X sezione del tribunale impegni dei due testimoni, entrambi citati da Salvatore Buzzi. L'audizione di Cantone si terrà il 20 luglio prossimo, quella di Mori è ancora da stabilire. L'11 luglio è invece in programma quella del capo della polizia Franco Gabrielli.
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Il Messaggero