Roma non avrà superato i limiti ma uscire ogni giorno di casa e sentire ad ogni passo puzza di smog non credo sia...
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i limiti ma uscire ogni giorno
di casa e sentire ad ogni passo puzza
di smog non credo sia normale
Stef
Ciò che sembrava impossibile è avvenuto. Nella città degli alberi di Natale striminziti e degli autobus che non passano mai, quanto meno lo smog si è concesso un anno sabbatico. La diminuzione delle polveri sottili era già stato segnalata dal Messaggero nei giorni scorsi, sulla scorta dei dati ufficiali delle centraline dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa). Ma per quanto il risultato fosse nell’aria (vabbè), non c’era ancora la matematica certezza del fatto che non sarebbe stato superato il limite massimo di 36 giorni di smog previsto dalla legge.
Ora è ufficiale, lo dimostrano i numeri: nel 2017 a Roma c’è stato il numero più basso dell’ultimo decennio dei giorni in cui le polveri sottili sono state oltre i 50 microgrammi per metro cubo indicato come limite massimo tollerabile. Bene, ad oggi la centralina che ha registrato più superamenti nell’arco di quest’anno è quella di Tiburtina ed è ferma a 22 giorni “fuorilegge”, dato del 21 dicembre.
Anche se tutti i giorni che mancano alla fine del 2017 saranno caratterizzati dallo smog, comunque Roma resterà sotto il numero fatidico di 36. Non era mai successo dal 2007 ad oggi. Significa che l’inquinamento è sparito? Ovviamente no. Avvertono tutti gli esperti: a questo risultato hanno contribuito vari fattori, da quello meteorologico a un minore utilizzo degli impianti di riscaldamento. Ma il rischio che nel 2018 le polveri sottili tornino a minacciare con più frequenza la nostra salute è concreto.
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Il Messaggero