Quei 1.300 artigiani senza i 600 euro vittime del Covid e della burocrazia

Tra le categorie più colpite dalla crisi c'è quella degli artigiani
Ritrovarsi contemporaneamente senza lavoro, per l'emergenza Covid, e senza la possibilità di poter richiedere il bonus da 600 euro. Protagonisti di questa vicenda 1.300...

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Ritrovarsi contemporaneamente senza lavoro, per l'emergenza Covid, e senza la possibilità di poter richiedere il bonus da 600 euro. Protagonisti di questa vicenda 1.300 artigiani di Roma e provincia che - fermi e senza reddito per la chiusura delle attività per il lockdown - non hanno potuto presentare la domanda per l'aiuto previsto dal governo agli autonomi, perché non è stata ancora autorizzata la loro iscrizione all'albo regionale di categoria.


Per ottenere i 600 euro bisogna avere aperto una posizione presso una cassa di previdenza. Per quanto riguarda gli artigiani, questo passaggio viene fatto autonomamente quando ci si iscrive all'albo regionale. Che però nel Lazio da 5 anni è commissariato, in attesa che vengano istituite le strutture ad hoc per la sua gestione.

Lo scorso dicembre è morto l'ex commissario Neleo Micalozzi, mentre il suo successore (Cinzia Carchedi) è stata nominata soltanto a metà di questa settimana. E in questo lasso di tempo tutte le pratiche per accedere all'elenco sono state bloccate. Comprese quelle dei 1.300 artigiani che non riescono a ottenere il bonus, proprio perché non risultano iscritti alla gestione di appartenenza dell'Inps.

A denunciare questa vicenda è stata Confartigianato. Adesso si spera che qualcosa possa cambiare con la nomina del nuovo commissario. Intanto 1.300 tra fabbri, falegnami, idraulici, gestori di piccole imprese alimentari o di sartorie e parrucchieri restano in attesa di capire il loro futuro.
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Il Messaggero