Rieti, workshop internazionale alla Scuola Interforze per la Difesa Nbc: team a confronto in scenari civili e militari

Rieti, workshop internazionale alla Scuola Interforze per la Difesa Nbc: team a confronto in scenari civili e militari
RIETI - La Scuola Interforze per la Difesa Nbc convalida ancora una volta la posizione di primo piano occupata nel contesto internazionale. Lo fa attraverso il workshop...

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RIETI - La Scuola Interforze per la Difesa Nbc convalida ancora una volta la posizione di primo piano occupata nel contesto internazionale. Lo fa attraverso il workshop internazionale che per tre giorni ha visto in città team specialistici a confronto, in scenari militari e civili.


Protagonisti tre team polacchi e un team del 7° Reggimento Difesa Cbrn Cremona, che all’interno dell’area addestrativa Nubich, si sono confrontati ed hanno affinato le proprie tecniche e procedure nel campionamento e nell’identificazione di agenti di sospetta natura biologica, chimica e radiologica.

I presenti, una trentina, hanno simulato, in lingua inglese, le varie fasi: dall’arrivo sul luogo dell’incidente, alla ricerca delle evidenze dell’accaduto, passando per il prelevamento del materiale contaminato e la successiva consegna al laboratorio analisi.

Il workshop, giunto alla terza edizione, ha presentato diversi scenari di complessità crescente: fognature sotterranee che nascondono un deposito chimico-biologico, un laboratorio chimico-biologico clandestino, un laghetto contaminato per arrivare ad un teatro colpito da attentato terroristico, un veicolo utilizzato per il trasporto della cosiddetta “bomba sporca” per la dispersione di materiali radioattivo.

L’obiettivo della tre giorni è stato quello di favorire la cultura della cooperazione, incoraggiando i paesi alleati a lavorare insieme per sviluppare, acquisire, operare e mantenere le capacità militari necessarie ad assolvere i compiti fondamentali dell'alleanza. Oggetto del confronto sono state anche le attrezzature a disposizione dei vari team che si sono scambiati informazioni sulle tecniche utilizzate e sui possibili miglioramenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero