Botte e minacce alla moglie: condannato a 28 mesi di reclusione marito violento

Botte e minacce alla moglie: condannato a 28 mesi di reclusione marito violento
RIETI - Ancora violenze e maltrattamenti nei confronti di una donna e ancora una condanna da parte del tribunale di Rieti a 2 anni e 4 mesi giunta nella giornata...

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RIETI - Ancora violenze e maltrattamenti nei confronti di una donna e ancora una condanna da parte del tribunale di Rieti a 2 anni e 4 mesi giunta nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Sentenza che fa riferimento ad un violento episodio avvenuto nello scorso mese di luglio - nella notte tra l’1 e il 2 - da parte di un 50 enne (J.M.) residente a Magliano Sabina. Pesanti le accuse formulate dalla Procura di Rieti (sostituto procuratore Tommaso Giovannetti) nei suoi confronti con la contestazione dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale ai danni della compagna 45 enne al termine di una notte di follia. 

Le violenze. La donna sarebbe stata vittima di insulti, minacce di morte e aggressioni verbali e fisiche culminate nel tentativo di avere un rapporto sessuale non consenziente con la vittima, trascinata di forza nella camera da letto per poi essere bloccata sul letto sotto IL peso del suo corpo. L’energica e disperata reazione della 45enne - che era riuscita a divincolarsi mordendo il viso e il collo del suo aggressore che la bloccava con forza per i polsi – le aveva permesso di sottrarsi all’impeto del compagno e di allontanarsi. Le urla e le grida intanto avevano messo in allarme i vicini di casa che, preoccupati e impauriti, avevano prontamente richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. 

I fatti. Quando sul posto giunsero i carabinieri del comando stazione di Cottanello e Magliano Sabina con due unità mobili, l’uomo aveva inveito contro di loro, minacciandoli, fino a scagliarsi fisicamente con spinte e calci procurando ad alcuni di essi traumi e lesioni durante il tentativo di contenere la sua furia e riportarlo alla calma. L’uomo, al momento dell’intervento dei militari dell’Arma, era infatti in evidente stato di alterazione psicofisica probabilmente dovuta all’utilizzo di alcolici, circostanza che aveva acceso ulteriormente la violenta lite che era nata con la moglie. 

Dopo l’intervento dei carabinieri si era anche procurato lesioni sbattendo la testa contro una finestra e finendo poi vittima di una crisi depressiva per la quale era stato necessario il trasporto all’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, dove era poi stato ricoverato e immediatamente denunciato per quella notte di violenza. 

Due militari della stazione di Cottanello erano anche dovuti ricorrere alle cure mediche riportando lesioni giudicate guaribili in sette giorni a causa dei traumi distorsivi subiti. Il 50 enne è stato giudicato dal giudice del tribunale di Rieti, Riccardo Giovanni Porro con rito abbreviato beneficiando di una riduzione di pena pari a un terzo. Mentre per la liquidazione dei danni patiti dalla parte civile (la consorte convivente rappresentata in giudizio dall’avvocatessa Sara Principessa), il risarcimento del danno verrà ora valu

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Il Messaggero