Violenza sessuale su minorenni in piscina al centro estivo, reatino arrestato a Parma

Agli arresti domiciliari il 57enne di Fara Sabina, in provincia di Rieti, fermato in provincia di Parma con l'accusa di violenza sessuale su minore. La vicenda che ha indotto...

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Agli arresti domiciliari il 57enne di Fara Sabina, in provincia di Rieti, fermato in provincia di Parma con l'accusa di violenza sessuale su minore. La vicenda che ha indotto la Procura del capoluogo emiliano a disporre la misura cautelare nei suoi confronti continua a essere avvolta da un alone di estrema riservatezza: le indagini, che solo una volta concluse potranno appurare la fondatezza delle contestazioni mosse nei confronti del 57enne, sono ancora in corso. Dalle notizie che circolano nel comune in provincia di Parma, i fatti si sarebbero svolti durante un centro estivo dove il 57enne faceva parte di un'equipe di animatori. Alcune attività del centro venivano ospitate in una piscina comunale e sarebbero stati proprio i gestori della struttura a denunciare l'accaduto ai carabinieri della locale stazione.


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La segnalazione sarebbe partita da un dipendente della piscina che avrebbe sostenuto di aver visto comportamenti anomali da parte del 57enne nei confronti di alcuni minori frequentanti il centro. Cosa abbia visto non si sa: la denuncia è secretata all'interno del fascicolo dell'inchiesta. Dopo quella segnalazione, i militari hanno avviato le indagini per ricostruire una situazione apparsa sin dall'inizio complessa e delicata. Gli organizzatori e gli animatori del centro si sarebbero detti sorpresi e incapaci di comprendere quanto contestato perché nessuno avrebbe notato comportamenti anomali.

Anche queste informazioni sono tutte da verificare come le testimonianze rese da alcuni genitori che avevano bambini iscritti al centro. Al momento, rimane in piedi nei confronti dell'uomo l'accusa in base all'articolo 609 bis del codice penale che punisce chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali (che può andare dall'atto di libidine alla violenza carnale).


L'uomo, difeso da un avvocato d'ufficio del Foro di Parma, è stato interrogato dal giudice del Tribunale parmense in sede di convalida del fermo eseguito dai carabinieri in un comune del Parmense. Successivamente, il magistrato ha stabilito che il 57enne dovesse essere sottoposto a una misura cautelare e ha ordinato il trasferimento presso l'abitazione di un parente in regime di arresti domiciliari. Tre settimane fa è arrivato a Fara Sabina, comune dove ha vissuto fino allo scorso maggio quando poi si era spostato nel centro emiliano per iniziare un nuovo impiego. La notizia è iniziata a circolare anche nel secondo comune della provincia di Rieti. Una notizia che è stata accolta da sconcerto, indignazione, ma anche da molti interrogativi che sin dai primi momenti in cui ha cominciato a diffondersi si sono sollevati e ancora restano tutti da sciogliere. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero