Distrutto dai vandali il monumento in ricordo dei garibaldini di Fara

Distrutto dai vandali il monumento in ricordo dei garibaldini di Fara
RIETI - Del monumento in ricordo dei due cittadini farensi e volontari garibaldini Lorenzo Menghi e Pio Bertocci Magrini, restano solo pezzi di marmo frantumati in mezzo alle...

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RIETI - Del monumento in ricordo dei due cittadini farensi e volontari garibaldini Lorenzo Menghi e Pio Bertocci Magrini, restano solo pezzi di marmo frantumati in mezzo alle sterpaglie. Era stato installato nel 2011, in occasione della ricorrenza del 150 esimo anniversario dell’Unità d’Italia all’inizio di via Garibaldi a Passo Corese, ed è stato raso al suolo da un atto vandalico rispetto al quale i consiglieri comunali di FaraMerita presenteranno denuncia alla Polizia locale.

La denuncia. «Pretendiamo – dice il capogruppo Vincenzo Mazzeo – che si faccia assoluta chiarezza su una vicenda che ferisce sentimenti e valori dei tanti cittadini che ci sentiamo di rappresentare. Pretendiamo risposte anche da parte della sindaca e della sua amministrazione perché l’attuale situazione di impunità e degrado in cui versa il nostro povero comune ha precise responsabilità politiche. Per la situazione di abbandono in cui da anni versa il monumento, rievocante il passaggio di Giuseppe Garibaldi, abbiamo protocollato da tempo un ordine del giorno riguardante il recupero di tutta l’area dall’attuale degrado e oblio, ma evidentemente le priorità dell’amministrazione sono altre e queste sono le conseguenze. Come gruppo consiliare agiremo con maggiore forza affinché possa essere data la giusta dignità a ciò che è ancora salvabile». 

Secondo l’associazione culturale “Francesco Sacco” questa deturpazione si sarebbe potuta evitare con più tutela da parte del Comune. «Nei confronti dell’amministrazione comunale ci eravamo resi disponibili, con spirito di servizio, -interviene il presidente Nicola Sacco - a farci promotori in prima persona di un’iniziativa finalizzata alla ristrutturazione del monumento per tutelarne la memoria storica, ma non abbiamo riscontrato interesse alla nostra disponibilità. Sulla base di quanto oggi accaduto auspichiamo quindi che vi possa essere una presa d’atto da parte dell’amministrazione comunale e della sindaca circa un’occasione mancata per la quale ci eravamo messi a disposizione, e che forse avrebbe evitato quanto accaduto».

La condanna della sindaca. Ma la prima cittadina nel condannare con forza con l’atto vandalico assicura che la valorizzazione del monumento era già prevista. «A seguito di diversi sopralluoghi - dichiara Cuneo - abbiamo studiato il modo per inserire il monumento nella riqualificazione di via Garibaldi. Abbiamo individuato una nuova collocazione, ma siamo aperti al confronto con le minoranze, con le associazioni e i cittadini più legati alla storia del monumento, per restituirgli il rispetto e l’onore che merita. Spero che mai più dovremo assistere allo spettacolo vergognoso di opere così distrutte, in spregio all’alto valore simbolico di cui sono portatrici». 

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Il Messaggero