La strada Vallonina ancora chiusa e la Provincia non utilizza i soldi per rimetterla a posto Guarda il video della frana sulla Vallonina

La strada Vallonina ancora chiusa e la Provincia non utilizza i soldi per rimetterla a posto Guarda il video della frana sulla Vallonina
RIETI - I soldi per mettere in sicurezza il tratto di Iaccio Crudele, ritenuto dall’Azienda strade Lazio la zona più a rischio dell’intera Vallonina, ci...

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RIETI - I soldi per mettere in sicurezza il tratto di Iaccio Crudele, ritenuto dall’Azienda strade Lazio la zona più a rischio dell’intera Vallonina, ci sono. Due milioni e mezzo di euro in pancia alla Provincia di Rieti, ricompresi nell’ordinanza numero 64 del 6 settembre 2018 firmata dal Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Si trovano nei riferimenti alle opere previste per la Regione Lazio fra i quali, per la Vallonina, la «bonifica dissesti gravitativi per crolli e ribaltamenti sulla località Iaccio Crudele, interessata anche da valanghe»: secondo l’ordinanza, il soggetto attuatore è la Provincia.

Il Messaggero scrisse di tutto ciò già a metà luglio 2021, dopo le polemiche andate in scena tra maggioranza e opposizione del Comune di Leonessa e tra ambientalisti e Provincia, a causa della panoramica Leonessa-Terminillo che rimase poi chiusa tutta l’estate, in attesa della messa in sicurezza. A quasi tre anni di distanza dallo stanziamento dei soldi, il presidente della Provincia Mariano Calisse chiarì che «i fondi messi a disposizione dal Commissario ci sono ed è in corso la progettazione per la messa in sicurezza di Iaccio Crudele». A che punto era la redazione dell’elaborato? «E’ in corso», ribatté Calisse. Poi, più nulla. 

Così, ora che Il Messaggero ha pubblicato foto e video dei massi presenti in questi giorni lungo il tratto della Vallonina interdetto alle auto, è tornato a porre la domanda: «La riapertura della strada è un atto ordinario che non compete al nostro ente - afferma Calisse – La progettazione della messa in sicurezza è invece un atto straordinario, che tuttavia richiederà ancora altro tempo. Solo tre settimane fa abbiamo ricevuto il via libera alla redazione del progetto, che ora dovrà ricevere tutti i pareri necessari all’interno della conferenza dei servizi regionale, prima di poter appaltare con una gara europea i lavori di messa in sicurezza. Se nel frattempo si vuole la riapertura temporanea della strada, questa è una decisione che dovrà assumere Astral. Se invece si vorranno attendere i tempi della Provincia, non si parla di meno di due-tre anni». 

L'attacco del Pd. Il Pd attacca sulle delibere predisposte dalla Provincia per spendere i due milioni e mezzo: «Con i soldi in cassa dal 30 aprile 2021, gli amministratori della destra reatina non sono ancora riusciti a mettere in sicurezza una strada fondamentale per l’economia, non solo, della montagna reatina. Parlano di rilancio del Terminillo e nulla fanno, pur avendo le risorse grazie ad un finanziamento della Regione Lazio pronto per essere speso da 13 mesi»

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Il Messaggero