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RIETI - “Noi non vacciniamo più”, si legge sui cartelli di protesta dei medici di famiglia dell’Unità di Cure Primarie Galeno in viale Maraini, a Rieti. Al momento resta assicurata solo la somministrazione delle seconde dosi.
“La Regione ci ha imposto di fermarci – spiega il dottor Roberto Martini, referente dell’Unità di Cure Primarie Galeno - Appena dieci giorni fa ci avevano detto di poter vaccinare con Pfizer gli under 60 con esenzione per patologia e gli over 60 sani. Ho l’agenda piena per tutto il mese di maggio. Oggi siamo costretti a disdire le prenotazioni senza capirne il motivo”. La delusione è tangibile, tra i medici e tra i pazienti, indirizzati ora verso il sistema online della Regione Lazio.
All’Unità di Cure Primarie in viale Morroni la situazione è la stessa. “Io ho 1.500 mutuati - commenta il referente Paolo Murrali. - Stavamo vaccinando seguendo tutte le indicazioni, poi ieri ci è stato detto che non ci daranno più i vaccini per i nuovi pazienti e di fragili ne abbiamo ancora molti. Stanno indirizzando tutto solo verso gli hub, forse perché più a buon mercato? Noi sappiamo fare i conti, forse altri preferiscono non farli".
“Come Federazione dei Medici di Medicina Generale – spiega il segretario provinciale Lorenzo Broccoletti – Stiamo sottoscrivendo un documento di protesta nei confronti della Regione, che già aveva promesso una distribuzione equa dei vaccini, ma poi ha cambiato idea”.
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