Rieti, Universiadi, bronzo per l'Italia e per Cericola: «Esperienza che difficilmente dimenticherò»

Matteo Cericola con la medaglia di bronzo
RIETI - Si tinge di bronzo l'avventura di Matteo Cericola alle Universiadi 2019 che si chiuderanno domani a Napoli. All'Arechi di Salerno, la Nazionale di Arrigoni batte...

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RIETI - Si tinge di bronzo l'avventura di Matteo Cericola alle Universiadi 2019 che si chiuderanno domani a Napoli. All'Arechi di Salerno, la Nazionale di Arrigoni batte la Russia 6-5 ai rigori dopo il 2-2 maturato al 90' e conquista il terzo posto e per l'ormai ex esterno offensivo del Rieti (della sua riconferma o meno se ne parlerà più avanti) un'altra prestazione sopra le righe, quasi 80' di gioco filati e la consapevolezza che l'infortunio di 6 mesi fa contro il Matera ormai è solo un lontano ricordo, l'ennesimo ostacolo superato brillantemente in una carriera ancora tutta da sviluppare, ma già ricca di tappe di un certo livello. 


«È stata un'esperienza che difficilmente dimenticherò - ammette Cericola - Le Universiadi sono una mini Olimpiade che ti consentono di fare conoscenze nuove, scoprire le altre facce dello sport: amicizia, solidarietà, ma soprattutto senso d'appartenenza ad un territorio sul quale siamo nati e stiamo creacendo. E quando indossi quei colori, le emozioni si amplificano. Il bronzo - prosegue il calciatore - è una consolazione che ci soddisfa ugualmente, forse avremmo meritato qualcosa in più, ma va bene anche così».

Da domani Per Cericola è tempo di guardare avanti: niente vacanze, solo tanto lavoro in attesa di capire cosa potrà riservargli il futuro. Il contratto col Rieti è scaduto lo scorso 30 giugno, per ora da via De Gasperi nessuno si è fatto vivo, ma in cuor suo Cericola ci spera, ma se non sarà ancora amarantoceleste, si guarderà altrove.

«Ora vedremo col procuratore quello che uscirà fuori - conclude Cericola - Ci sono delle cose da valutare e cercheremo insieme di capire la cosa migliore da fare per il mio proseguio della carriera. Il Rieti? Indosso quella maglia da 4 anni ormai ed è chiaro che resta una delle soluzioni plausibili, ma stavolta non dipende solo da me». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero