Unindustria dona un albero di Natale e le luci al Comune di Cittareale, il presidente Di Venanzio: sulla ricostruzione si deve accelerare

Unindustria dona un albero di Natale e le luci al Comune di Cittareale, il presidente Di Venanzio: sulla ricostruzione si deve accelerare
RIETI - Un segno concreto di vicinanza al territorio. E' questo il significato dell'albero e le luci di Natale donate da Unindustria al Comune di Cittareale, tra i paesi...

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RIETI - Un segno concreto di vicinanza al territorio. E' questo il significato dell'albero e le luci di Natale donate da Unindustria al Comune di Cittareale, tra i paesi colpiti dal terremoto del 2016.


«In realtà è da tre anni che siamo vicini alla popolazione di Cittareale, ma quest'anno il nostro impegno è ancora maggiore: l'albero di Natale rappresenta infatti un simbolo di speranza ma deve essere anche un simbolo di concretezza e a questo proposito speriamo in un'accelerazione molto significativa nella ricostruzione che, come più volte abbiamo sottolineato, procede troppo lentamente», afferma Alessandro Di Venanzio, presidente Unindustria Rieti.

«Nell'ambito della concretezza, ci auguriamo venga approvato in maniera definitiva quanto prima dal Senato il Decreto Sisma che, se non modificato, contiene alcune misure come quelle riguardanti le procedure accelerate per la ricostruzione privata che vanno decisamente nella direzione giusta da noi più volte auspicata. Si tratta di regole che, ad oltre tre anni dal terremoto, vengono incontro alle esigenze di cittadini e imprese. Il Decreto inoltre soddisfa la richiesta di sburocratizzazione, fondamentale per le istituzioni che operano sul territorio, a cominciare dall'Ufficio speciale ricostruzione guidato da Wanda D'Ercole che insieme alla sua squadra sta svolgendo un lavoro molto importante per le zone terremotate.

Purtroppo l'immagine dell'Aula semi-vuota durante la discussione di qualche giorno fa alla Camera dei Deputati non è stato certamente un segnale incoraggiante. Speriamo che il confronto politico su un tema così importante per il Paese e le popolazioni direttamente interessate si elevi e ribalti la percezione negativa che è stata trasmessa da quei banchi troppo vuoti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero