Toffia, forte esplosione nella serata ma è solo un nuovo fuoco d'artificio sperimentato da una ditta. Il video

RIETI - Provano un nuovo fuoco d’artificio e il boato dell’esplosione raggiunge decine di comuni sabini situati in provincia di Rieti e Roma. Intorno alle 20.30 un...

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RIETI - Provano un nuovo fuoco d’artificio e il boato dell’esplosione raggiunge decine di comuni sabini situati in provincia di Rieti e Roma. Intorno alle 20.30 un fragore improvviso ha movimentato la cena dei sabini. Nella fabbrica della ditta Pirotecnica Giuliani, che esporta in tutto il mondo, erano in corso le prove sperimentali di un fuoco d’artificio (pratica consueta da parte della ditta). Solo che questa volta “il botto” è risultato spettacolare e potente a tal punto da far “sobbalzare” centinaia di sabini che in quel momento erano a tavola.

 

Subito è scattata la caccia social per rintracciare le ragioni del boato. Dall’aereo che ha infranto il muro del suono alla bomba, le ipotesi nel giro di pochi minuti sono state molteplici, fin quando a svelare l’arcano è arrivato Marco Giuliani, titolare della ditta, conosciuta in tutto il mondo per i numerosi premi ottenuti in questi anni di attività.

“Chiedo scusa per non avervi avvisato – scrive sui vari gruppi social, Giuliani postando anche il video del bellissimo fuoco d’artificio– Era solo una prova, di cui metto il video. Chiedo scusa anche per lo spavento”. Raggiunto telefonicamente da Il Messaggero, Marco Giuliani ha spiegato che “è stata una prova sperimentale che abbiamo fatto dopo tre mesi di fermo, visto che vista l’emergenza Covid gli spettacoli pirotecnici non si possono fare e in assenza di feste non avevamo avuto modo di fare prove. Così stasera, considerato anche che era piovuto, in massima sicurezza abbiamo deciso di fare questa prova”. Che di certo non è passata inosservata. Ma lo spavento iniziale, grazie al video pubblicato da Giuliani, ha presto lasciato spazio allo stupore. Quello bello che fa alzare il naso all’insù e spalancare occhi e bocca mentre il cielo si illumina. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero