I genitori di Valentina Orlandi, morta a L'Aquila la notte del terremoto, hanno costituito un'associazione per aiutare i giovani meno fortunati

La commemorazione al parco di via Liberato di Benedetto dei tre giovani reatini deceduti a L'Aquila la notte del terrenoto di 15 anni fa
RIETI - Già a partire dal significato del suo nome, Argenis - che in colombiano vuol dire “argento, luce” - i genitori di Valentina potevano immaginare...

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RIETI - Già a partire dal significato del suo nome, Argenis - che in colombiano vuol dire “argento, luce” - i genitori di Valentina potevano immaginare quanta gioia avrebbe portato nella loro vita l’adozione di quella bambina. «Ma appena la prendemmo con noi ancora non lo sapevamo, e così aggiungemmo anche il nome Valentina», ricorda adesso con un sorriso dolce il suo papà Filippo Orlandi, ieri presente insieme alla moglie Caterina al parco di via Liberato di Benedetto, per mantenere vivo il ricordo della 23enne studentessa di Scienze della Formazione all'Università dell'Aquila, morta il 6 aprile nel capoluogo abruzzese, la notte del terremoto. Valntina che, al fine di poter coronare il suo sogno di insegnare ai bambini, aveva scelto l’indirizzo per divenire educatrice della prima infanzia. 

La motivazione. E l’argento vivo che Valentina emanava quando era a contatto con i più piccoli, Filippo e Caterina hanno scelto di non disperderlo, facendolo invece confluire nell’associazione di promozione sociale “Argenis” (raggiungibile attraverso il sito web www.associazioneargenis.org), dedita ad attività culturali, sportive, socio e ludico ricreative. «L’associazione è nata dall’incontro con padre Mariano Pappalardo e padre Luca Scolari, monaci della Fraternità Monastica della Trasfigurazione - raccontano Filippo e Caterina - Furono loro a suggerirci di creare un’associazione dedicata a nostra figlia, che avrebbe avuto come finalità tutto ciò che riguarda la cultura, l’educazione, la formazione e l’aiuto a favore di coloro che non ne hanno la possibilità, così come era nello spirito della nostra piccola che, anche lei, prima dell’adozione, aveva vissuto una vita difficile». 

Le iniziative. E fra le tantissime attività portate avanti ogni anno dall’associazione Argenis, c’è il progetto di alternanza scuola-lavoro insieme al liceo Classico “Varrone” per la gestione della biblioteca, la realizzazione di visite guidate, la progettazione e comunicazione degli eventi connessi ai progetti “Incanto del creato” e “Artinvasion” e la partecipazione agli eventi promossi dai monaci benedettini come, ad esempio, la rassegna “E…state in quota”.

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Il Messaggero