Terminillo, poca neve ma tanto caos. Traffico in tilt e dei vigili urbani nessuna traccia

Terminillo, poca neve ma tanto caos. Traffico in tilt e dei vigili urbani nessuna traccia
RIETI - Sole, neve (poca, quanto basta) e caos senza fine. Nella quarta e penultima domenica di gennaio, il Terminillo rivive il suo eterno cliché che, anche a...

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RIETI - Sole, neve (poca, quanto basta) e caos senza fine. Nella quarta e penultima domenica di gennaio, il Terminillo rivive il suo eterno cliché che, anche a impianti quasi totalmente chiusi, ha fatto scattare la ressa, soprattutto con reatini, romani e ternani. E i risultati, ieri, erano di nuovo sotto gli occhi di tutti: auto in coda in attesa di salire lungo la Terminillese, macchine parcheggiate a lato della strada e fin su a Campoforogna, l’ingresso a Pian de’ Valli bloccato per oltre metà spazio da auto ferme, con parcheggi ormai saturi. Così sono iniziati i girotondi alla ricerca di un posto auto tutto da immaginare, mentre anche l’unica mezza pista aperta, quella del tappeto Togo (insieme al camposcuola), ha vissuto momenti poco felici. E soltanto per pura fortuna non si è verificato alcun incidente.

Vigili urbani assenti. A tentare di tener d’occhio la situazione, operando in maniera dinamica tra la Terminillese, Pian de’ Valli e Campoforogna, ieri, c’era soltanto una pattuglia dei carabinieri della stazione di Terminillo: così, nonostante la questione dei parcheggi non sia affatto di competenza delle forze dell’ordine, le criticità che tendono a ripetersi ogni fine settimana, finiscono per ripercuotersi anche sull’attività di controllo e prevenzione operata dagli uomini in divisa. E se il coordinamento imbastito tra istituzioni per la supervisione del Terminillo prevede anche la partecipazione della polizia municipale, ieri, dal comando di via Foresta, i vigili urbani risultavano non pervenuti al Terminillo. Criticità non sono mancate neanche tra il camposcuola e il tappeto Togo, dove la commistione tra sciatori (soprattutto bambini e principianti) e slittini rischia continuamente di produrre più dolore da ortopedizzare che divertimento. A tenere d’occhio la situazione, la polizia della Questura di Rieti che, nonostante il personale limitato, al controllo di tappeto Togo e camposcuola, ha alternato le verifiche dei green pass in locali e negozi. 

Soccorsi affidati ai privati. Soccorsi che, in caso di incidente, sono in prima battuta a carico di forze dell’ordine e sanitari: peccato che al Terminillo gli unici a preoccuparsi di mettere a disposizione un’ambulanza privata - nel momento in cui le loro finanze lo consentano - siano quasi sempre gli stessi, ovvero la Pro loco o qualche associazione locale. Così ieri non c’era alcuna traccia di presidi sanitari al Terminillo, dopo che anche l’unica farmacia ha definitivamente tirato giù la serranda il 6 gennaio, in attesa che il Comune di Rieti avvii la ricognizione delle intenzioni delle altre farmacie per poterne assegnarne la gestione.

Lo sci. Al di là delle criticità, fin da sabato l’apertura del tapis roulant del tappeto Togo ha consentito una seppur minima ripresa delle attività da parte dei maestri della scuola sci: a rimanere chiusa è stata invece la pista delle Carbonaie, che potrebbe aprire questa settimana. Buona l’affluenza anche per il primo giorno di riapertura dei 15 chilometri delle piste di fondo, insieme all’immancabile presenza di passeggiatori e cani lungo i percorsi riservati agli sciatori.

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Il Messaggero