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RIETI - C’è un gruppo di imprese, fra le quali una svizzera, ad aver manifestato un iniziale interesse nei confronti del progetto Tsm. E’ lo scenario che si muove sottotraccia al Terminillo, dove però nel frattempo l’arrivo sulla scena di Cassa depositi e prestiti (perorato dal deputato reatino del Pd e presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Fabio Melilli) ha cambiato, e di molto, le carte in tavola, spingendo il Comune di Rieti a rivedere l’ordine delle priorità anche rispetto all’eventuale redazione del bando per mettere a gara gli impianti sciistici di Pian de’ Valli. Gara che non è stata sospesa e va avanti, ma è inevitabile che ora il Comune guardi con molto più interesse al possibile intervento dello Stato nel progetto di rilancio della stazione montana.
L’attesa. Affidata la redazione del bando (insieme alla contestuale valutazione del valore degli impianti) all’avvocato Stefano Ascioni del Foro di Roma, nel corso dei primi mesi del 2021 la previsione del vice sindaco Daniele Sinibaldi era di veder pronta la messa a gara per l’estate.
Gli interventi. Fra gli impianti che il Comune ha in animo di mettere a gara ci sono la funivia che collega Pian dé Valli alla cima di Terminilluccio, la seggiovia quadriposto “Prati delle Carbonaie–Terminilluccio”, la seggiovia biposto “Carbonaie” e la seggiovia biposto “Cardito Sud”. Il bando includerà poi anche il nastro trasportatore per sciatori, realizzato al posto del vecchio impianto “Togo”: «Secondo noi, Cdp è la strada privilegiata da seguire e stiamo quindi ragionando in via prioritaria su questo – conclude Sinibaldi - Bando e Cdp sono due strade che viaggiano parallele e che speriamo di far convergere, ma la gara ad evidenza pubblica non è una strada obbligata: ci sono diversi percorsi indicati dal Codice degli appalti per le concessioni pubbliche e se Cdp proporrà un suo programma di investimenti, questo potrebbe cambiare anche la decisione di redigere o meno il bando».
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