Tamponi nelle farmacie della città: pochissime le strutture che hanno fatto la richiesta per farli, contrariamente a quello che avviene in provincia

Tamponi nelle farmacie della città: pochissime le strutture che hanno fatto la richiesta per farli, contrariamente a quello che avviene in provincia
RIETI - I test sierologici rapidi e quelli rapidi antigenici non conquistano il favore delle farmacie reatine. Se su circa 72 strutture presenti in tutta la provincia...

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RIETI - I test sierologici rapidi e quelli rapidi antigenici non conquistano il favore delle farmacie reatine. Se su circa 72 strutture presenti in tutta la provincia «più della metà sono intenzionate ad effettuare i test» - come ha confermato domenica a Il Messaggero il presidente provinciale di Federfarma Pierluigi Cortellini e con molte attività che, nei diversi paesi, hanno già iniziato o vi si stanno accingendo - a Rieti, invece, è vero il contrario. 

Fino ad ora, infatti, l’unica ad aver già avviato i test in città dalla scorsa settimana, in una struttura esterna, è la farmacia Selvi di via Alcide De Gasperi: fra le restanti continuano invece a serpeggiare i dubbi che Il Messaggero aveva già raccontato all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo scorso 10 novembre, dell’accordo tra la Regione Lazio e le associazioni di categoria dei farmacisti per abilitare i test nelle farmacie. 

Scartate le quattro comunali di proprietà Asm – la quale ha risposto di non avere personale e strutture a disposizione per effettuare i test, scatenando così la bagarre politica da parte del centrosinistra contro la Asm stessa e il Comune di Rieti - girando però tra le altre farmacie cittadine, è comunque un coro di «no» e i motivi, per buona parte, sono gli stessi di oltre due settimane fa, ovvero mancanza di personale, di spazi, di strutture e i costi da affrontare per effettuare i test. 

Le ragioni. «Non abbiamo ritenuto opportuno farli», commentano dalla Salaria di via del Terminillo e via così di questo passo: «Dal punto di vista logistico, sono necessari una struttura e del personale esterni e spesso le farmacie cittadine non hanno spazi esterni a disposizione», spiegano alla Ruggeri di Madonna del Cuore, dove anche lì si è scelto di non effettuare i test. Alla farmacia Manca di piazza Marconi, «per il futuro potremmo pensare di farli, ma al momento i numeri del personale in servizio non ce lo consentono» e così anche alla Maraini: «Effettuare i test prevede un’organizzazione che deve essere integrata con il normale svolgimento dell’attività della farmacia. Non è un abbinamento facile e va gestito in un certo modo». 


Ça va sans dire, a differenza della provincia, a Rieti i test rapidi non decollano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero