A Stimigliano l'isola ecologica che non c'è: protestano i sindaci che vogliono poterne usifruire

A Stimigliano l'isola ecologica che non c'è: protestano i sindaci che vogliono poterne usifruire
RIETI - I giorni passano e i disagi per circa 15 mila utenti residenti nei comuni di Poggio Mirteto, Cantalupo in Sabina, Montopoli di Sabina, Tarano e Forano,...

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RIETI - I giorni passano e i disagi per circa 15 mila utenti residenti nei comuni di Poggio Mirteto, Cantalupo in Sabina, Montopoli di Sabina, Tarano e Forano, aumentano. Con l’arrivo della bella stagione e la necessità di eseguire lavori di giardinaggio avrebbero dovuto avere la possibilità di conferire i residui dello sfalcio dell’erba e delle potature presso l’isola ecologica di Stimigliano. Invece, ancora adesso, quel servizio, pur essendo funzionante per i soli residenti di Stimigliano (visto che l’isola è gestita dall’Azienda municipalizzata sabina e che si trova sul territorio comunale di Stimigliano) resta inaccessibile per il resto dei cittadini della Bassa Sabina. 

Lo stallo. Ad oggi, infatti, gli abitanti di questi comuni, nonostante lo abbiano a disposizione, non possono usufruire del centro di raccolta. Per i cittadini di Poggio Mirteto e Cantalupo, i cui Comuni hanno già deliberato l’atto di convenzione per la gestione – al pari di Stimigliano – oltre al danno c’è anche la beffa: sono costretti ad attendere gli atti dei Comuni mancanti, pur avendo sulla carta il diritto di utilizzare il servizio come stabilito dai propri Enti. Da sabato 8 luglio, quindi, oltre agli ingombranti, i residenti di Stimigliano o i possessori di seconde abitazioni iscritte nel ruolo Tari del Comune potranno smaltire anche gli sfalci e le potature, senza costi aggiuntivi. Per loro, sarà sufficiente esibire il codice fiscale, per tutti gli altri, invece, l’ingresso e il conferimento saranno vietati. 

I disagi. Nei mesi scorsi si sono già verificati problemi, poiché la maggioranza degli utenti di Poggio Mirteto, Cantalupo, Montopoli, Forano e Tarano, circolata la notizia dell’imminente riapertura del servizio, si sono recati più volte presso l’isola, salvo scoprire che, fino a quando tutti i Comuni non delibereranno l’atto che stabilisce regole e competenze per il funzionamento del centro di raccolta, non hanno diritto a utilizzarlo. Da mesi i sindaci di Poggio, Cantalupo e Stimigliano (Giancarlo Micarelli, Paolo Rinalduzzi e Franco Gilardi) sollecitano invano i colleghi di Montopoli, Forano e Tarano (Andrea Fiori, Marco Cortella e Miranda Glandarelli) che rimandando all’infinito la firma della convenzione, a darsi una mossa nel rispetto dei cittadini che vengono privati di un servizio per motivi che i tre sindaci non firmatari non hanno mai realmente chiarito.

Le giustificazioni. Il sindaco Andrea Fiori, facendosi portavoce dei colleghi, a nome di tutti e tre si è limitato a dichiarare che «aprire l’isola ecologica nel 2023 non è uno scherzo», mandando su tutte le furie gli altri sindaci. Poi il silenzio più totale, mentre sui territori proliferano discariche abusive. Nel frattempo, i giorni continuano a scorrere e l’unica certezza è che a partire da sabato i controlli, eseguiti dagli uomini della polizia locale di Stimigliano a presidio dell’ingresso dell’isola, saranno sempre più stringenti e a rimetterci, mentre i sindaci inadempienti traccheggiano, saranno anzitutto i cittadini che rappresentano. 

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Il Messaggero