Rieti, Special Olympics: week end a Terminillo per gli atleti del Lazio

Rieti, Special Olympics: week end a Terminillo per gli atleti del Lazio
RIETI - “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”. Il giuramento di Special Olympics tornerà a diffondersi questo...

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RIETI - “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”. Il giuramento di Special Olympics tornerà a diffondersi questo sabato a Terminillo in occasione dei giochi inseriti nel ciclo di eventi “Mari e Monti – La rivoluzione dell’inclusione”. L’evento è organizzato dal team provinciale di Rieti in collaborazione con gli enti di promozione sportiva, il Comune di Rieti, la Provincia e il Coni provinciale di Rieti.


Special Olympics dal 1968 propone un programma internazionale di allenamenti e competizioni atletiche per persone con e senza disabilità intellettiva.

«Il progetto promosso dalla Regione – spiega Enrico Faraglia, direttore provinciale di Special Olympics – È un buon momento di fratellanza e di gioia per i 150 partecipanti, tra cui 55 atleti dei vari team del Lazio e 30 volontari».

Molti anche i familiari che si ritroveranno a distanza di qualche anno dall'ultima edizione terminillese, tra giochi e attività di preparazione ai trentesimi giochi nazionali invernali Special Olympics di Bardonecchia, in programma a metà gennaio.
Tra le novità dell’edizione 2018 l’allestimento di un presepe a piazzale Zamboni, grazie all’impegno di tutti i team presenti che hanno portato statuine. «È una particolarità – spiega Faraglia – Addobberemo anche un albero, piantato per l’occasione».

Dal mare ai monti per gli atleti, che a settembre hanno siglato un gemellaggio con Ladispoli, provando le ciaspole anche sulla spiaggia. «Ora si torna in montagna – commenta Faraglia – Speriamo che il cielo ci mandi almeno un po' di neve per giocare e festeggiare i cinquant’anni di Special Olympics. Veniteci a trovare, per vivere insieme a noi una manifestazione nel segno dell’inclusione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero