Rieti, Solsonica: si punta a riaprire il dialogo tra Gala e sindacati

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RIETI - Solsonica-Gala, riaprire la discussione tra azienda e sindacati al tavolo del Ministero e con le istituzioni locali: obiettivo, gestire l'accordo di Programma in modo che la concessione di finanziamenti pubblici sia legata alla rioccupazione degli ex dipendenti di Solsonica. A una settimana dalla bocciatura dell'assemblea dei lavoratori della pre-intesa raggiunta tra Gala e sindacati per la riassunzione dei 124 in mobilità, la Fiom prova a riannodare i fili di un dialogo bruscamente interrotto per evitare il «libera tutti» nella gestione del trapasso tra Solsonica e Gala.


IL VERTICE

Ieri mattina, alla Camera del Lavoro, assemblea dei lavoratori iscritti alla Fiom, convocata da Luigi D'Antonio, presente la segretaria regionale Francesca Re David. «Come Fiom crediamo sia necessario richiamare al tavolo delle trattative Mise, Regione Lazio e le istituzioni locali per seguire gli sviluppi dell'Accordo di programma - dice D'Antonio. - Gala ha presentato un piano di investimenti per oltre 3 milioni di euro e per 79 nuovi occupati, a fronte dei 124 lavoratori di Solsonica che si era impegnata a riassorbire entro il 2017. Credo sia opportuno vigilare e legare la concessione di fondi pubblici all'occupazione». Ma c'è un altro nodo che brucia ed è quello delle assunzioni: la pre-intesa azienda-sindacati è saltata sul Jobs Act. E oggi D'Antonio dice: «Se azienda e Confindustria non avessero voluto piantare la bandierina del Jobs Act nel testo dell'intesa, l'accordo sarebbe passato. Invece si è voluto aggiungere il passaggio sulle assunzioni secondo le normative vigenti ed è saltato tutto». E' pur vero, però, che quello era il punto più controverso della trattativa, sulla quale sindacati e rsu per prime avevano chiesto garanzie: «Vero, ma in un contesto già carico di tensioni e con la fiducia dei lavoratori sotto i piedi per questi lunghi mesi di impegni e promessi non mantenute, quel passaggio andava evitato». Sta di fatto che ora la Fiom non (può) chiedere più che le assunzioni siano effettuate secondo la nuova legge, ma dice «non accetteremo licenziamenti col Jobs Act», lasciando al giudice del lavoro sciogliere il nodo di fondo, ovvero se per i 124 lavoratori in ballo ci sia o meno la continuità tra Solsonica e Gala. Ma se non torna un po' di fiducia tra le parti non ci sarà giudice o accordo che tenga. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero