Apre il rifugio per i senzatetto ma Ferraro accusa il Comune: l'ennesima beffa per i poveracci

Apre il rifugio per i senzatetto ma Ferraro accusa il Comune: l'ennesima beffa per i poveracci
RIETI - Alle 20 di domani sarà finalmente operativo il locale, in via del Porto 29, destinato all’accoglienza emergenziale dei senza fissa dimora. Il riparo...

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RIETI - Alle 20 di domani sarà finalmente operativo il locale, in via del Porto 29, destinato all’accoglienza emergenziale dei senza fissa dimora. Il riparo sarà aperto fino alle 7 del mattino e potrà accogliere quanti sono privi di un ricovero notturno. Non sarà un dormitorio, il locale non ha letti a disposizione, né una casa di accoglienza. Per informazioni e segnalazioni dalle 7 alle 20 sarà a disposizione il numero 0746-287220.


L’assessore ai servizi sociali del Comune di Rieti Giovanna Palomba annuncia la presenza delle associazioni che fanno capo al progetto “Porta sociale” che effettueranno una turnazione, fino alle 24, anche se non si sa ancora con quali modalità. «Un monitoraggio della zona – assicura Palomba - sarà assicurato dalle Forze dell’Ordine. Si ribadisce che i casi di fragilità conosciuti vengono costantemente trattati dagli uffici dei servizi sociali».

Non la pensa così Antonio Ferraro, membro del coordinamento reatino diritto alla salute e politiche sociali: «La Palomba – dice Ferraro – ha dimenticato quando personalmente gli portai persone rifugiate senzatetto, respinte dal Comune perché non c’erano soldi per offrire un minimo riparo al caldo. Ripetutamente abbiamo chiesto di fare qualcosa, più volte abbiamo ragionato su questo argomento, ma anche nell’ultimo periodo, dopo l’annuncio del riparo, telefonando ai servizi sociali non ne sapevano nulla. Mi hanno dato il riferimento di una associazione che annunciava la disponibilità di una stanza, senza nulla dentro. La notte le persone sono stanche e vorrebbero dormire. Visto che non ci saranno brandine o letti, suggeriremo a chi andrà, di portare coperte e cartoni dove riposare. Non è vero che il Comune ha offerto risposte a queste persone, è l’ennesima beffa ai danni dei poveracci». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero