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RIETI - E' uscito preoccupato dall’incontro in Regione sul tema del dimensionamento scolastico anno 2024-25, il segretario provinciale dello Snals Luciano Isceri per una situazione che nel futuro prossimo si potrebbe creare nella scuola Reatina. Isceri che nei mesi scorsi aveva più volte chiesto di avviare uno studio di verifica sull’impatto che avrebbe avuto sulla rete scolastica provinciale, il provvedimento contenuto in legge di bilancio 2023 e del successivo decreto del ministero Istruzione e del ministero dell’Economia, che definisce il parametro compreso tra 900 e 1000 alunni, attraverso il quale si stabilisce il numero delle autonomie scolastiche e, conseguentemente il numero dei dirigenti scolastici assegnati a ciascuna regione.
La situazione. «Nell’incontro preliminare presso l’assessorato alla scuola della Regione – spiega Isceri - è emerso che per il prossimo anno scolastico si perderanno nel Lazio 37 presidenze e complessivamente nel triennio ben 53.
I sindacati. Le organizzazioni sindacali hanno quindi chiesto di non dare applicazione al decreto, così come già accaduto in alcune regioni, che denota evidenti segnali di difficoltà che incontrano i governi locali nell’applicazione della norma.
«Si parla tanto di rafforzare le zone interne e di conbattere lo spopolamento – dice Luciano Iseri - mentre, in realtà, il rischio è quello di dover privare moltissimi comuni e non solo quelli piccolissimi del presidio scolastico, vero ultimo baluardo della presenza della scuola statale, soprattutto in considerazione dei preoccupanti dati in aumento sulla dispersione scolastica. Mentre si attendono proposte sulle linee guida, a livello provinciale noi continuiamo a chiedere la convocazione della Conferenza provinciale sul dimensionamento mai convocata dal rinnovo delle cariche dell’Ente in una provincia dove sono 10 gli istituti attualmente privi del dirigente scolastico titolare ed altrettanti sottodimensionati con le nuove norme».
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