Il Pd ironizza sul web e l'assessore Antonio Emili diventa protagonista della serie “Scuola di carta”

scuola di carta
RIETI - Fino a questo momento, le elaborazioni grafiche si erano limitate a volantini che, sul profilo Facebook del gruppo consiliare del Pd di Rieti attaccavano la giunta...

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RIETI - Fino a questo momento, le elaborazioni grafiche si erano limitate a volantini che, sul profilo Facebook del gruppo consiliare del Pd di Rieti attaccavano la giunta Cicchetti sui temi più caldi, come la questione delle partecipate (“Sogea, la bomba d’acqua che esplode nelle mani del sindaco e dei cittadini”), la decisione del Comune di razionalizzare la partecipazione nel consorzio universitario (“La giunta Cicchetti decreta il fallimento dell’università e taglia i fondi alla Sabina Universitas”), lo stato dell’edilizia scolastica (“Che fine hanno fatto i moduli scolastici promessi dal Comune?”) e sulla nuova scuola di Campoloniano che dovrebbe nascere dopo la firma della convenzione con la contestata San Giovanni Bosco Arpa Foundation (“Chi dice bugie non lo riconosci dalle “gambe corte” ma dalle spiegazioni lunghe...”), ironizzando sull’hashtag “#quellidelfare” ideato dalla comunicazione del centrodestra cittadino.


L’IRONIA TELEVISIVA SU CAMPOLONIANO
In più occasioni, il centrosinistra e l’opposizione tutta erano tornati ad attaccare l’annuncio fatto dall’amministrazione comunale nel consiglio comunale del 17 dicembre 2018 di dare vita ad una nuova scuola a Campoloniano grazie al finanziamento a fondo perduto di tre milioni e mezzo di euro promesso dalla San Giovanni Bosco Arpa Foundation, che però, vista la convenzione non ancora firmata con l’ente, non sono mai arrivati e, con essi, naturalmente, neanche la scuola.

Dentro al Pd cittadino però, evidentemente, deve esserci qualcuno che con Photoshop se la cava discretamente e così stavolta la sezione locale non si è limitata alla grafica di semplici volantini, ma ha attaccato direttamente l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Emili, sovrapponendo il suo volto a quello di uno dei protagonisti della “Casa di carta”, ormai celebre serie televisiva spagnola pubblicata da Netflix, che narra di un gruppo di banditi intenzionati a irrompere nella Fábrica Nacional de Moneda y Timbre, a Madrid, per far stampare milioni di euro e fuggire con il bottino, agendo vestiti di rosso e con una maschera del pittore spagnolo Salvador Dalí. Dalla trama (stampare i soldi) e location (la Zecca spagnola), dunque, il titolo "La casa di carta"

Così, “La scuola di carta – La promessa” diventa il titolo della serie in chiave reatina ideata dal Pd, con il sottotitolo “Il diario dell’assessore – La vera storia della scuola di Campoloniano”, ironizzando sul vero titolo secondario “Il diario del Professore”, riferito a “Il Professore”, personaggio ideatore del colpo alla Zecca spagnola. Il Co-starring, il Pd lo assegna invece alla “San Giovanni Bosco Arpa Foundation”. E, in un angolo della locandina, una crasi fra lo slogan “#quellidelfare” e “Parlateci Di Bibbiano”, “#parlatecidicampoloniano”.

Nel Pd cittadino l’incursione grafica la raccontano così: “Abbiamo cercato simpaticamente ma neanche troppo di enfatizzare il fatto che in tanti stiamo aspettando che qualcuno metta fine a questa situazione della scuola che ci deve essere regalata. Non si ha notizia del regalo, non si ha notizia di una ruspa o di una convenzione da firmare, mentre vediamo ciò che accade in altri consigli comunali del Lazio dove la Foundation doveva fare beneficenza ma così non è stato. Abbiamo cercato di stemperare la situazione facendo una cosa divertente per tenere alta l’attenzione su una questione seria, considerato che si parla di scuola e sicurezza ma nel frattempo si fanno soltanto annunci”.   

“PARLATECI DI...”
A dare il là alle incursioni grafiche, qualche mese fa, era stato anche l’ex consigliere comunale Bernardino De Marco, che più volte sul suo profilo Facebook aveva postato la foto delle mura di Porta D’Arci con uno dei tanti striscioni pubblicitari affissi sopra la porta muraria, che De Marco aveva svuotato delle immagini pubblicitarie inserendovi frasi riguardanti i temi cittadini più caldi e mutuate dal celebre slogan “Parlateci Di Bibbiano” che, a caratteri tricolori, era stato il refrain con il quale il Pd nazionale era finito sotto attacco per la vicenda giudiziaria degli affidamenti di Bibbiano.

Dal “Parlateci Di Bibbiano” erano così nati il “Parlateci del biogas a Vazia” e “Parlateci di Sogea”. L’ultimo, quello del 23 gennaio scorso, con “Parlateci dei debiti”, riferito allo stato di pre-dissesto del Comune di Rieti: “Ci dicano se il Comune è fuori dall’indebitamento – aveva scritto a commento De Marco - Ci dicano cosa hanno scritto la Corte dei Conti e il Ministero. Aspettiamo con ansia il comunicato stampa che annuncia alla città strabilianti risultati”.  


Un attivismo social, quello del Pd locale, cresciuto notevolmente di volume nelle ultime settimane, dopo due anni di quasi totale silenzio. La campagna elettorale in vista delle prossime comunali è appena cominciata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero