Chiusa per lavori la galleria di Colle Giardino direzione Roma: traffico in tilt. Maglianello al collasso

Chiusa per lavori la galleria di Colle Giardino direzione Roma: traffico in tilt. Maglianello al collasso
RIETI - Disagi senza fine. Annunciati da tempo, probabilmente attesi, ma non per questo tollerabili. Viabilità sempre più croce e delizia di Rieti e di tutta la...

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RIETI - Disagi senza fine. Annunciati da tempo, probabilmente attesi, ma non per questo tollerabili. Viabilità sempre più croce e delizia di Rieti e di tutta la sua provincia, con le gallerie di Colle Giardino che continuano ad essere una porta mezza chiusa di accesso alla città. 

Dopo quasi due anni di stop per la “canna” nord, ovvero quella che corre in direzione Rieti e che è stata riaperta parzialmente lo scorso 6 aprile, è stata ora chiusa, sempre per lavori di adeguamento, la “canna” sud, ovvero quella in direzione Roma. Di rivederla aperta non se ne parla per diversi mesi, visto che a livello ufficiale la data di conclusione dei lavori è fissata per il gennaio 2024, anche se non si possono escludere eventuali ritardi o prolungamenti. Se tutto filasse liscio, i lavori di adeguamento avrebbero richiesto un arco temporale di due anni e mezzo: la prima chiusura, infatti, risale al giugno del 2021. E intanto tornano tanti problemi e disagi per gli automobilisti in entrata e in uscita da Rieti. 

Oltre 30 milioni. Trenta mesi solo per lavori di adeguamento e un costo complessivo di 31 milioni di euro. Tempi lunghi e costi importanti per quella che, all’atto dell’inaugurazione datata 25 luglio 2003, fu definita un’opera di altissimo livello ingegneristico. Per realizzarla furono necessari oltre 13 anni di lavori, tra varie vicissitudini e al taglio del nastro partecipò l’allora ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi. Il costo dichiarato per la realizzazione delle due gallerie tra il 1990 e il 2003 fu di 71,4 milioni di euro che, sommati ai 31 dell’ultimo intervento, portano ad un totale di oltre 100 milioni di euro e un periodo di lavori complessivo che supera i 15 anni. 
Vero è che i 4,5 chilometri di percorso hanno consentito di alleggerire il traffico sulle vie interne di Rieti, ma i tempi e i costi sembrano decisamente alti: per avere un termine di paragone, si pensi che nei primi anni ’60 per realizzare i 5,8 chilometri del versante italiano del Monte Bianco furono necessari poco più di 3 anni di scavi e, in totale, ce ne vollero 5 per arrivare all’inaugurazione del tunnel. 

I disagi. Tempi e costi a parte, gli automobilisti guardano ai disagi di oggi: sulla superstrada Rieti-Terni è stata chiusa la rampa di accesso alla “canna” sud. 
Chi deve andare verso Roma è costretto ad uscire a Rieti ovest, ovvero allo svincolo del Macelletto, per poi transitare su via Pistignano fino al bivio di Fonte Cottorella e proseguire sulla Salaria passando per Maglianello Basso. Ci sono indicazioni anche di percorsi alternativi: chi viene da L’Aquila può uscire a Rieti est e poi attraversare la città, percorrendo sempre la Salaria per Maglianello Basso. 

Vecchi problemi. La lunga chiusura della galleria ha riportato a galla problemi di viabilità e sicurezza che sembravano sepolti, in particolare proprio nella zona di Maglianello. Come segnalato via facebook da alcuni lettori, «la strada che attraversa la frazione manca di ogni misura di sicurezza, a partire da marciapiedi, guard rail e segnaletica, con una lunga coda di automobili che sfrecciano oltre i limiti di velocità. Per questi motivi i cittadini sono alla mercé degli automobilisti, purtroppo nell’indifferenza del Comune». 


Una situazione che in passato era stata segnalata molte volte e che, negli anni, era andata diminuendo proprio grazie all’uso delle gallerie da parte degli automobilisti. Tra i tanti disagi portati dalle chiusure oggi c’è anche questo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero