Ecco la nuova rotatoria di via Chiesa Nuova con due anni di ritardo. L'inaugurazione sabato, un tempismo sospetto

Ecco la nuova rotatoria di via Chiesa Nuova con due anni di ritardo. L'inaugurazione sabato, un tempismo sospetto
RIETI - Due morti, una decina di feriti gravi e almeno 20 incidenti. Tutto in meno di cinque anni, sempre nello stesso punto: l’incrocio tra via Chiesa Nuova e le...

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RIETI - Due morti, una decina di feriti gravi e almeno 20 incidenti. Tutto in meno di cinque anni, sempre nello stesso punto: l’incrocio tra via Chiesa Nuova e le Comunali. Un punto maledetto, dove finalmente è arrivata la tanto decantata e annunciata rotatoria. Un’opera fondamentale per garantire un aumento della sicurezza stradale, ma che è arrivata con un ritardo di almeno due anni rispetto a quanto annunciato e, soprattutto, con un tempismo quantomeno sospetto.

Le due facce della medaglia. La medaglia, insomma, ha sempre due facce. La prima è quella che più interessa ai cittadini, dove risiede l’aumento di quella sicurezza che dovrebbe consentire di scongiurare nuovi incidenti e, soprattutto, nuovi morti. La scia di sangue in quell’incrocio, del resto, è fin troppo lunga: solo per restare nel recente passato, si va dalla morte del 32enne Davide Ferretti a fine luglio del 2017, fino a quella di una giovane coinvolta in un incidente ad agosto 2020. In mezzo il maxi incidente con 6 feriti gravi della vigilia di Ferragosto 2019. In quell’occasione il presidente della Provincia, Mariano Calisse, annunciò che l’Ente avrebbe provveduto a realizzare a proprie spese una rotatoria entro Capodanno. Quale Capodanno non fu mai chiarito e ora è arrivata la rotatoria, con un ritardo di oltre 2 anni.

Il rovescio. E qui si va al rovescio della medaglia: sabato prossimo ci sarà l’inaugurazione ufficiale. Con un tempismo quantomeno sospetto, visto che ci sarà la solita parata di politici, smaniosi di mettersi in mostra a una manciata di settimane dalle elezioni. Quel che conta, si dirà, è il risultato: il fine giustifica i mezzi e, magari, adesso non ci saranno più gravi incidenti. Giusto. Ma a questo punto, più che una parata di politici schierati in pompa magna a darsi pacche sulle spalle e ad autocelebrarsi durante una cerimonia in un luogo di morte, sarebbe bello avere solo le scuse per il ritardo e un rispettoso silenzio per quanti hanno perso la vita in quel punto. Alla faccia della politica, delle elezioni e delle poltrone.

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Il Messaggero