Rivodutri in vetrina al festival dei Paesaggi a Firenze con la Piana Reatina e il Museo

La simulazione della sala degli attrezzi del futuro Museo
RIETI - Dal 5 al 7 novembre, Rivodutri si mette in vetrina a Firenze, nel complesso di Santa Apollonia, dove si svolgerà il primo congresso dei paesaggi iscritti nel...

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RIETI - Dal 5 al 7 novembre, Rivodutri si mette in vetrina a Firenze, nel complesso di Santa Apollonia, dove si svolgerà il primo congresso dei paesaggi iscritti nel registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici, iniziativa promossa dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dall’Osservatorio nazionale del paesaggio. In questa occasione, ogni Paesaggio iscritto avrà la possibilità di presentare il proprio territorio, e successivamente parteciperà alle tavole rotonde organizzate per elaborare progetti e strategie comuni.

La Piana di Rieti parteciperà all’evento con i suoi rappresentanti e proietterà una presentazione che illustrerà i caratteri del paesaggio, nell’ambito della quale verrà presentato anche il progetto del Museo dell’Agricoltura e del Paesaggio di Rivodutri, i cui lavori stanno per iniziare.

Soddisfatto il sindaco di Rivodutri, Michele Paniconi, impegnato con la sua amministrazione a divulgare sempre più le bellezze del suo territorio e a sostenere progetti, non ultimo l’ostello, in grado di richiamare turisti e visitatori: «Per il nostro comune è un appuntamento importante, è l’occasione che permetterà a Rivodutri di proporsi con la sua offerta culturale e paesaggistica all’attenzione di una platea qualificata e rappresentativa di tutta Italia, e il ringraziamento va ai promotori di questa iniziativa. La tre giorni di Firenze vuole rappresentare solo una tappa del cammino che abbiamo intrapreso per dotare il nostro paese di risorse importanti in grado di suscitare interesse a conoscerle, un patrimonio che può già contare sul Faggio di San Francesco, celebrato a livello regionale e nazionale per la sua maestosità, e da un tratto del Cammino, intitolato al santo di Assisi, che attraversa le zone più caratteristiche del territorio e richiama ogni anno migliaia di frequentatori».

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Il Messaggero