In ospedale dopo l'inaugurazione del nuovo ristorante Baccus, scatta la solidarietà dei colleghi per aiutarla nel suo sogno

Marianna Consiglio di Baccus
RIETI - Un destino beffardo. Una storia crudele. Ma anche nelle pagine peggiori della vita si nasconde un risvolto positivo, in grado di riportare speranza dove...

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RIETI - Un destino beffardo. Una storia crudele. Ma anche nelle pagine peggiori della vita si nasconde un risvolto positivo, in grado di riportare speranza dove c’è solo dolore. E’ la storia di Marianna Consiglio, 47 anni, chef e proprietaria del noto ristorante “Baccus”, colpita da un aneurisma cerebrale e ora ricoverata al Gemelli dopo pochi giorni dall’inaugurazione dei nuovi locali a Porta D’Arce e due dall’apertura ufficiale. 

La storia. La famiglia Consiglio è arrivata a Rieti da Molfetta alla fine degli anni ‘90 e nel 1996 inaugurò il ristorante “Baccus”, nella storica sede in vicolo Stoli, adiacente alle mura del vecchio ospedale. La specialità della casa, ovviamente, la cucina pugliese: dalle famosissime orecchiette fino a varie ricette a base di pesce. Un successo consolidato da più di 25 anni di attività al punto che, proprio quest’anno, appena si è presentata l’opportunità di trasferirsi in una posizione più in vista e accogliente rispetto a quella precedente, un po’ angusta anche se caratteristica, la chef Mariangela Consiglio non se l’è fatta sfuggire e ha inaugurato la nuova sede lo scorso 28 agosto. 

Operazione che ha comportato tanti sacrifici che, grazie alla fama consolidata del locale e a una affezionata clientela che sarebbe aumentata sulla spinta della nuova sistemazione, sarebbero stati ampiamente ripagati col tempo e il lavoro. Purtroppo, pochi giorni dopo l’inaugurazione è arrivato qualcosa di ben peggiore del classico fulmine a ciel sereno. Una vera e propria tempesta: il malore causato da un aneurisma, la corsa al Gemelli e tutto quello che ne consegue, inclusa la forzata chiusura di Baccus. 

Il soccorso. Nella disgrazia però si riconoscono anche gli amici, in questo caso l’Associazione provinciale cuochi di Rieti, della quale Marianna è la segretaria. Così l’associazione presieduta da Elia Grillotti si è data da fare martedì scor,so dando vita a una iniziativa presso la propria sede in via Emilia, a Vazia, dove hanno accolto, offrendo un caffè o un aperitivo, tutti coloro che hanno voluto contribuire al sostegno economico di Marianna e della sua famiglia «che vive esclusivamente del lavoro del ristorante», come spiega il presidente.

«La nostra iniziativa - aggiunge Elia Grillotti - ha avuto una buona risonanza ottenendo un positivo riscontro non solo dai colleghi ma anche da altri ristoratori, fornitori, associazioni e ovviamente diversi clienti. Tutti quanti si sono messi una mano sulla coscienza per dare il proprio aiuto. Il riscontro economico è stato buono e contiamo di ricevere altri aiuti. Chi volesse può contattarci via email – associazionecuochirieti@gmail.com o per telefono allo 0746220920. Chiaramente si tratta di un palliativo, sperando che Marianna si riprenda prima possibile». Nel frattempo la madre, una dinamica signora Rosa di 80 anni, e il fratello si stanno impegnando per riaprire il 4 ottobre.

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Il Messaggero