Rieti, la rivincita della guerriera Maria Grazia Angeletti che ha riportato in B2 la Fortitudo: «Una sfida vinta dal gruppo»

Maria Grazia Angeletti
RIETI - Una guerriera, l'allenatrice Maria Grazia Angeletti che è riuscita a riportare a Rieti la grande pallavolo nel campionato nazionale di serie B2 dopo una...

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RIETI - Una guerriera, l'allenatrice Maria Grazia Angeletti che è riuscita a riportare a Rieti la grande pallavolo nel campionato nazionale di serie B2 dopo una straordinaria stagione culminata con la vittoria della finale per la promozione contro la Margutta Civitavecchia per 3-1, racconta la stagione e la sua personale rivincita.


All’inizio dell’anno ha accettato la sfida dalla società, credeva di arrivare ad un traguardo così importante?
Ho accettato con molto spirito di sacrificio sia emotivo che fisico di entrare a far parte della Nuova Fortitudo. L’intento era quello di ricostruire il movimento partendo dalle giovani e l’anno a venire di provare la scalata. Invece lavorando mi sono resa conto che avevamo tutti i presupposti per fare bene con giocatrici di alto spessore; inizialmente non conoscevo neanche il livello della serie C. Poi sono iniziati ad arrivare i risultati, la finale inaspettata in Coppa Lazio e poi il campionato che andato molto oltre alle nostre aspettative.

Quale è stato l’ingrediente che hai messo in più nel gruppo per costruire una squadra cosi solida?
Un buon allenatore oltre alla capacità e la tecnica non può sottovalutare l’aspetto psicologico per tenere insieme un gruppo così omogeneo mantenendo il livello d’interesse e spronando le giocatrici. Inoltre il supporto dell’eccelsa lavoro della preparazione atletica di Beatrice Palomba che ha dato la svolta in molti momenti ed è stata fondamentale; è una grande professionista.

C’è stata una rivelazione tra le giovani quest’anno?
Ci sono ragazze molto valide e con una buona prospettiva; purtroppo lo spirito di sacrificio, come negli scorsi anni per le ragazze è cambiato ma ci sono tre o quattro atlete che possono fare senz’altro il salto di categoria.

A chi dedica la vittoria?
La dedico anche se sembra scontato alle atlete, alla mia famiglia, alla società e a tutti i tifosi che ci hanno sempre sostenuto con il loro calore, un ringraziamento personale da parte mia a Gianluca Bei, il nostro tifoso che non ci ha mai lasciato sole seguendo anche le partite dei campionati giovanili.

Cosa vuole dire alla persona che nove anni fa le disse ”Ormai sei una persona finita”?
I risultati ottenuti sono la risposta. È stato un riscatto per me e che dedico anche a tutte le persone che come me hanno avuto difficoltà nella vita; è una rivincita per tutti anche per glia altri allenatori che sono messi da parte e delle volte vengono derisi, ma va anche a quelli che hanno avuto la forza di reagire e a chi non ci è riuscito.

È presto forse per parlare dell’anno prossimo, sarà ancora al comando della formazione amarantoceleste?

No, non è assolutamente presto, già questa mattina con il direttore sportivo e il presidente ci siamo messi a tavola per programmare la prossima stagione; anzi ne approfitto per mettere a tacere tutte le voci che dicono che la serie B2 non si farà. L’abbiamo conquistata e l’anno prossimo ci iscriveremo al campionato nazionale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero