Rieti, l'esperienza della Quondam Luigi per i playoff della Nuova Fortitudo: «Ci crediamo, ora sono tutte finali»

Alessia Quondam Luigi
L’esperienza, l’impegno, la professionalità di Alessia Quondam Luigi, schiacciatrice classe 1978, della serie C della Nuova Fortitudo Rieti dove ha deciso di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’esperienza, l’impegno, la professionalità di Alessia Quondam Luigi, schiacciatrice classe 1978, della serie C della Nuova Fortitudo Rieti dove ha deciso di chiudere la carriera, dopo una stagione da protagonista.


Alessia, quanto pesa ancora la delusione della Coppa Lazio a distanza di una settimana?
Onestamente molto, avevamo grandi aspettative, dalla nostra parte il fattore campo con il pubblico che è sempre l’uomo in più in campo. C’è tanto rammarico dopo la fatica fatta per ottenerla; abbiamo lottato contro Palombara facendo vere e proprio battaglie in campo, perderla così è stato devastante.

Cosa è mancato contro la Virtus Roma?
Voglio fare una premessa: non ho mai pensato che la colpa se si perde una partita sia degli arbitri, ma è sempre di chi gioca. Certo, magari con un primo set diverso forse sarebbe cambiato qualcosa. È mancata la squadra, l’atteggiamento propositivo in delle situazioni in cui soprattutto le persone più esperte, me compresa avremmo dovuto trovare soluzioni, non abbiamo avuto presenza sul campo e l’agonismo necessario per vincere.

Ora è fondamentale guardare avanti, ci sono i playoff che vi attendono, siete pronte per questo nuovo obiettivo?
Dobbiamo cercare assolutamente di chiudere il capitolo Coppa Lazio ed aprire un’altra porta. I playoff sono tutte finali. Fortunatamente abbiamo questa giornata di stop per ricaricarci, a questo punto della stagione la stanchezza si fa sentire. Non siamo al di sotto di nessuno, siamo brave dietro con Annarita (Di Virgilio ) e Giulia Fornari, poi abbiamo gente che come Valentina (De Santis ) e Irene (Tocca) che sono abituate a categorie superiori. Dobbiamo avere di sicuro un atteggiamento diverso in campo, e scendere con la consapevolezza che se siamo arrivate fin qui un motivo c’è.

Ha dichiarato più volte di voler terminare quest’anno la sua carriera da giocatrice, lo farà a Rieti. E’ stata soddisfatta di aver scelto la Nuova Fortitudo per chiudere un capitolo importante nella sua vita?
Non avrei potuto fare scelta migliore, la rifarei mille volte. Quando ho scelto di venire qui la decisione è stata più semplice perché avevo una spalla su cui appoggiarmi visto che già Irene e Valeria avevano accettato; dovevo completare un organico in cui sapevo ci fossero giocatrici di alto livello con le quali mi ero confrontata negli anni e giovani molto valide che avevo avuto l’occasione di conoscere in campo. Il direttore sportivo Sandro Ferretti mi ha dato una grossa mano, è una brava persona e lo stimo da diversi anni. Poi l’allenatrice Maria Grazia Angeletti ha sempre cercato di portarmi a Rieti, quando mi chiamava “la bionda di Narni”, e mi voleva nella sua squadra, c’erano tutti gli ingredienti giusti per fare una bella stagione, ho trovato delle persone fantastiche, ora speriamo di finire in bellezza l’anno.

Smetterà di giocare ma non abbandonerà la sua passione, che progetti ha per il futuro?

Alleno da diversi anni, ho iniziato con le giovanili della Ternana, poi con la pallavolo Narni e l’anno scorso abbiamo vinto anche con il CQP di Terni. Ho già il primo livello di allenatrice, vorrei prendere il secondo e salire un po' di categoria per vedere un po' più di pallavolo, mi piacerebbe anche fare da seconda in serie D per esempio. Di progetti ce ne sono tanti, vediamo cosa mi riserva i futuro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero