RIETI - Scende di nuovo in strada, manifestandosi fisicamente, la protesta dei residenti del quartiere di Villa Reatina. Nuovi striscioni sono comparsi infatti nella mattinata di...
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La criticità della condizione stradale, assimilata ad un post-bombardamento, costituisce un limite ed un ostacolo alla percorribilità non solo per i pedoni ma anche per i veicoli. La voce dei residenti grida attenzione verso l'abbandono di una periferia, sottoposta alla continua opera di un intervento pubblico legato ad un contratto di quartiere decennale e atto alla riqualificazione ma ad oggi non realizzato, fatta eccezione per il centro polifunzionale dell'Ater.
Dopo la polemica associazione del quartiere a Kabul e la denuncia di silenzio e rischio di oblio per la scuola Quirino Majorana, chiusa dall'immediato post-sisma, questa volta la voce stizzita ed esasperata dei residenti si alza con vigore ironico e accento romano: "Ve sete magnato pure l'asfalto!" e "Prima buche e pozze, ora polvere e volontà...per l'asfalto quanto dobbiamo aspetta'?". Buche, pioggia e fango sono state la quotidianità dell'inverno di Villa Reatina. Ora, in primavera inoltrata, dalle buche dei lavori a disperdersi è la polvere, questa candidamente si posa su quartiere e residenti e scava in profondità, là dove cresce una disillusione sempre più cocente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero