Rieti, Via di Francesco, i Comuni sabini e la formula per il rilancio

Rieti, Via di Francesco, i Comuni sabini e la formula per il rilancio
RIETI - Un partenariato pubblico aperto a tutti i Comuni attraversati dal tracciato recentemente ufficializzato dalla Regione Lazio e sostenuto da Enti, imprese,associazionie...

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RIETI - Un partenariato pubblico aperto a tutti i Comuni attraversati dal tracciato recentemente ufficializzato dalla Regione Lazio e sostenuto da Enti, imprese,associazionie fondazioniè stato presentato e approvato nell'incontro che si è tenuto a Poggio Mirteto, lunedì pomeriggio. Il sindaco Micarelli e l'assessore Cristina Rinaldi di Poggio, insieme al sindaco di Selci, Egisto Colamedici, hanno promosso l'incontro al quale hanno partecipato, in un clima di grande collaborazione, tutti i comuni e gli Enti più sensibili al tema dei cammini religiosi e degli itinerari Slow in Sabina.


Presenti gli amministratori di Monterotondo e Fara in Sabina, Antonino Lupi e Paola Trambusti, Maglianoe, Torri in Sabina, Montelibretti, Mentana. Numerosi i messaggi di adesione pervenuti via mail da parte dei sindaci invitati. La relazione introduttiva di Salvatore Paruta, manager della Rete tra Imprese della Sabina, ha evidenziato le grandi potenzialità già espresse dal Cammino ed in particolare,la crescita esponenziale, negli ultimi anni, del numero di pellegrini che si mettono in viaggio per percorrere tutti o parte degli oltre 500 Km che collegano il Santuario de La Verna in Toscana con il Vaticano, avendo come baricentro la città di Assisi e come punto di rilievo, la Valle Santa reatina.

Tra le sollecitazioni a fare presto, lo stanziamento di fondi ministeriali a breve disponibilie l’arrivo della stagione primaverile alle porte. Molte anche le opportunitàche un accordo tra i comuni genererebbe, come, per esempio, i molti servizi ai pellegrini che potrebbero essere erogati dalle imprese già esistenti e/o da associazioni giovanili, le nuove forme di ospitalità quali le case dei camminatori e le residenze diffuse; l'ampio consenso attorno alla Via, del mondo delle imprese e dell'associazionismo è stato testimoniato da Pietro Oddo, portavoce della Rete Associativa della Via di Francesco nel Lazio che ha svolto un ruolo fondamentale in questi ultimi anni manutenendo, marcando e ripulendo i sentieri, curandoi rapporti con il mondo dei cammini esensibilizzandole amministrazioni e le accoglienze. Le due reti, che insieme rappresentano oltre un centinaio di organizzazioni tra Imprese e associazioni, lungo il tracciato, hanno accumulato un'enorme esperienza e professionalità tanto da essere scelti come interlocutori dall’agenzia Regionale del turismo per la definizione del tracciato laziale della Via di Francesco e per la stesura delle schede analitiche sulle criticità del tracciato.

La presenza all'incontro del vescovo, mons. Mandara e la disponibilità e la competenza di Don Fabrizio Gioiosi della Diocesi di Sabina, rendono il costituendo partenariato totalmente rappresentativo della volontà del territorio di presidiare il tema con l'approccio interistituzionale più ampio e competente possibile. L'accordo tra i comuni configurerebbe dunque quell'Organismo di gestione pubblico-privato previsto nella legge regionale sui cammini e costituirebbe una best practicea livello nazionale.


Le imprese e le associazioni assicureranno un coinvolgimento ampio, competente e partecipato del territorio a supporto di uno strumento pubblico,a disposizione dei Comuni,per una valorizzazione integrata e attenta ai bisogni dei pellegrini sulla Via di Francesco. L’accordo che adesso sarà portato all’attenzione dei Consigli comunali dalle amministrazioni, ha già prodotto un primo elenco di attività e iniziative promozionali che arricchiranno il calendario degli eventi ed interventi sulla Via nel 2019 e renderanno ancor più preziosa l’offerta Slow della Sabina, nell’anno nazionale del turismo lento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero