Rieti, strade e aiuole con erba da sfalciare

La Tancia (foto Meloccaro)
RIETI - Verde pubblico, croce e delizia di Rieti e dei reatini. Più ce n’è, più se ne vorrebbe per rendere bella e vivibile la città, ma a ogni...

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RIETI - Verde pubblico, croce e delizia di Rieti e dei reatini. Più ce n’è, più se ne vorrebbe per rendere bella e vivibile la città, ma a ogni cambio di stagione scatta il problema della manutenzione. Come ogni primavera e con qualsiasi colore politico ci sia al governo della città, arrivano le segnalazioni di manutenzioni assenti o approssimative e, anche quest’anno, la giunta Sinibaldi non fa eccezione.

Lo scenario. Eppure da parte dell’amministrazione l’impegno c’è stato, come testimoniato da continui post sui social del primo cittadino. Va tenuto conto anche di un paio di attenuanti: il maltempo che ha rallentato le operazioni di pulizia del verde pubblico, nonché l’impossibilità di agire in alcune aree della città. Fattori che non sono bastati ai reatini che, da più parti, hanno segnalato anomalie e ritardi. Tra le cose da sistemare ci sono i cosiddetti “polloni”, ovvero l’eccesso di vegetazione che si crea alla base degli alberi e che invade i marciapiedi. A piazza Marconi, in via Liberato di Benedetto, ma anche in piazza Cavour, il passaggio dei pedoni è limitato da questi elementi: eppure nei capitolati degli sfalci - o almeno nella maggior parte di essi - si chiarisce che le ditte che provvedono al verde pubblico devono anche tagliare i polloni.
Annosa questione, poi, è quella di viale Matteucci, con i marciapiedi invasi dall’erba che spunta dal lato delle case Ater: quel tratto è stato spesso al centro di polemiche, perché la pulizia competerebbe all’ente proprietario ma, come sottolineato più volte, il Comune dovrebbe sollecitare i lavori. C’è poi il tema di aiuole e siepi lasciate nell’incuria, in particolare nella zona di piazza Marconi: lo storico cancello che un tempo chiudeva Porta Cintia e che fu recuperato anni fa per essere posto nel giardino come monumento, è letteralmente aggredito da vegetazione incolta, nella quale si raccoglie spesso anche sporcizia. Una immensa e fitta “barriera verde” della quale si farebbe volentieri a meno.

Extra competenza. Ma i problemi non sono solo in ambito urbano e non competono solo al sindaco di Rieti, visto che in molte strade fuori dalla città la vegetazione ha ricoperto segnali, guard-rail e interi tratti di carreggiata: i casi più eclatanti sono quelli della via Tancia e del tratto di via Chiesa Nuova oltre l’omonima frazione, da sempre zone critiche e dove solo nelle ultime ore sono cominciati alcuni interventi. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, anche se c’è un principio che rimbalza da più parti: la crescita dell’erba in primavera non è certo una sorpresa, proprio come accade per la caduta delle foglie in autunno. Eventi ciclici per i quali un’attenta e puntuale programmazione eviterebbe problemi e corse contro il tempo.

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Il Messaggero