Una vecchia sedia unico baluardo per fronteggiare l'allagamento di via Marco Curio Dentato: la paradossale storia che va avanti da settimane

La sedia a protezione del tombino aperto in via Dentato, unico avvertimento per gli automobilisti da oltre un mese.
RIETI - Una sedia e quattro sacchi di sabbia per far fronte all'allagamento di una strada ad alto scorrimento. Sono i potenti mezzi messi in campo a Rieti in questi giorni,...

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RIETI - Una sedia e quattro sacchi di sabbia per far fronte all'allagamento di una strada ad alto scorrimento. Sono i potenti mezzi messi in campo a Rieti in questi giorni, con via Marco Curio Dentato che diventa simbolo dell'impreparazione e dell'inadeguatezza di chi amministra la città. Il tratto di strada a ridosso della rotatoria di Madonna del Cuore, nelle corsie in direzione Quattro Strade, è oggetto di problemi da settimane: già nel periodo delle vacanze di Natale era stato chiuso per allagamenti e da allora nulla è stato fatto per migliorare la situazione.

Quando la pioggia viene giù a dirotto, come nelle ultime ore, il problema si ripropone ed ecco che si torna a altro che transennare l'accesso alla strada deviando il traffico in uscita dalla città su via Rosatelli. Le contromisure studiate nell'ultimo mese e mezzo? Sono riassunte in questa foto: 4 sacchi di sabbia messi a bloccare l'acqua nel punto di interruzione del marciapiede e, soprattutto, una vecchia e sgangherata sedia di legno a segnalare la presenza di un tombino aperto appositamente per far defluire più in fretta l'acqua.

Segnali stradali ad avvertire del pericolo? Nemmeno l'ombra. Così è da intere settimane, con quella sedia che sta diventando pian piano parte integrante del panorama urbano. Eppure non più tardi di ieri, proprio lì, erano in azione delle squadre di operai che stavano cercando di ripristinare la viabilità. I residenti e chi era di passaggio sperava in una soluzione del problema, magari non proprio immediata. E invece ci si ritrova al punto di partenza, con quella sedia sfondata a far da baluardo e da strumento di segnalazione e protezione affinché si eviti di finire dentro ad un tombino aperto, a piedi o con la macchina.

Chissà, magari in Comune avranno pensato che se c'è chi ha detto che anche con un cucchiaio si può svuotare il mare, non è detto che con una vecchia e sgangherata sedia di legno non si possa fermare un'alluvione. 

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Il Messaggero