Rieti, AstraZeneca: attesa per il via libera ma crescono i dubbiosi

Vaccinazioni
RIETI - Anche il Reatino è appeso alle decisioni dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) che, tra oggi e domani,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - Anche il Reatino è appeso alle decisioni dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) che, tra oggi e domani, dovranno stabilire se le somministrazioni del vaccino AstraZeneca potranno riprendere o meno. E la confusione cresce. In provincia sono 2 mila e 882 le persone che hanno prenotato l’iniezione prima che venisse decretata la sospensione del siero, avvenuta al fine di appurare se esistano correlazioni tra la somministrazione e le morti, a seguito di trombosi celebrale, di alcuni pazienti che avevano ricevuto la prima dose. La riunione dell’Ema è prevista per oggi e al termine dell’incontro si dovrebbe capire cosa succederà. Se così non sarà, il caos che si sta ingenerando intorno al vaccino prodotto dall’azienda biofarmaceutica svedese-britannica sarà destinato a crescere. 


Già all’indomani del sequestro del primo lotto, tra coloro che lo avevano ricevuto era scattata una comprensibile preoccupazione, aumentata con l’interdizione del secondo stock e ancor più con la sospensione delle vaccinazioni in via precauzionale. Più i giorni passano più nascono dubbi in quanti aspettano di sapere se l’appuntamento preso sarà ripristinato e non sono minori quelli di coloro i quali si sono sottoposti alla prima iniezione e sono in attesa del richiamo. Tra docenti e forze dell’ordine, ovvero le categorie che per prime hanno avuto l’AstraZeneca, cresce il numero di quelli che lo stanno mettendo in discussione. La paura di incorrere in conseguenze gravi sta spingendo molti a pensare di non eseguire la seconda dose, rischiando di vanificare il percorso di immunizzazione avviato. 
Se all’indomani del sequestro del primo lotto non si erano verificate defezioni, andando avanti con i giorni la situazione sta cambiando. Lo confermano molti medici di base che avevano già raccolto le adesioni dei propri assistiti e che nelle ultime ore stanno attaccati al telefono a tentare di tranquillizzare quanti stanno facendo dietro front, mentre attendono notizie ufficiali. Le stesse che aspetta la Asl. «Restiamo in attesa delle decisioni di Aifa e Ema sul vaccino AstraZeneca – comunicano dalla direzione aziendale - Siamo pronti a ripartire immediatamente per eseguire la vaccinazione anticovid-19 alle 2mila882 persone attualmente prenotate per le prime dosi e per eseguire le successive seconde dosi».

Gli altri vaccini 


Finora sono 18 mila e 310 le dosi di vaccino somministrate, complessivamente, in provincia e 20 mila e 894 le prenotazioni. Non ha subito alcuna battuta d’arresto, invece, la vaccinazione con Pfizer per le persone over 80 anni e vulnerabili, anche al proprio domicilio. Partita e conclusa, la campagna vaccinale dedicata ai pazienti oncologici in trattamento attivo presso il reparto di oncologia medica dell’ospedale diretto dalla dottoressa Anna Ceribelli. Sono 400 gli assistiti che hanno ricevuto il vaccino presso centro ex Bosi nelle giornate 1, 8 e 15 marzo. Tutti coloro che hanno finito l’iter vaccinale, da sabato, accedendo al sistema dell’anagrafe vaccinale regionale potranno ottenere il rilascio del proprio fascicolo sanitario elettronico e l’attestato. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero