Rieti, vaccini: oggi i 12enni e si preparano i pediatri

Vaccinazione
RIETI - È la prima pietra del progetto di vaccinazioni dedicato...

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RIETI - È la prima pietra del progetto di vaccinazioni dedicato ai ragazzi dai 12 ai 16 anni e verrà posta oggi dalla Asl di Rieti. Dalle 9 alle 16, nell’area prelievi dell’ospedale de Lellis di Rieti si terrà lo “Junior open day”: i primi 120 che aderiranno potranno ricevere, accompagnati da un genitore, la prima dose del vaccino Pfizer. Oggi sarà l’anteprima, nel Lazio, della campagna vaccinale che per tutta l’estate si svilupperà negli studi dei pediatri del Reatino. «È stato deciso che i pazienti di questa fascia d’età - spiega il dottor Luciano Basile, segretario provinciale della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) di Rieti - saranno vaccinati dai pediatri di libera scelta o dai medici di medicina generale. Stiamo facendo la lista degli assistiti che presto verranno contattati e vaccinati. Ci sono famiglie che stanno già chiamando per prendere un appuntamento, ma ancora non siamo in grado di darlo, visto che aspettiamo comunicazioni sull’arrivo dei vaccini e la logistica è da organizzare. Di sicuro, ci saranno anche genitori non interessati, ma è presto per fare previsioni. Credo che ci saranno molte adesioni». Orientativamente la partenza delle somministrazioni negli studi è prevista verso l’ultima settimana di giugno. «L’open day di oggi è un inizio importante - continua Basile - la Asl di Rieti ha deciso di partire subito e ci saranno 5 pediatri che vaccineranno probabilmente iniziando con i propri pazienti che avevano già manifestato tale volontà. Noi pensiamo di poter partire tra il 18 e il 20 giugno. Ci saranno pediatri che lo faranno nei propri studi cercando di ovviare le difficoltà di questa campagna vaccinale, legate soprattutto all’estrazione delle dosi e al reperimento del numero corrispondente di pazienti da vaccinare, ma le risolveremo. In altri casi, stiamo cercando di organizzarci in un unico studio, allestendo, come hanno fatto molti medici di base, una sorta di centro. Quasi tutti i pediatri parteciperanno alla campagna nella convinzione che questa battaglia dobbiamo combatterla e vincerla».

 

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Il Messaggero