Rieti, finti incidenti o consegne: scatta l’allerta sulle truffe

Incontro antitruffe dei carabinieri
RIETI - Falsi racconti per poi chiedere denaro, richieste di dati bancari. Quello delle truffe resta uno dei reati più diffusi nella provincia reatina. Spesso le vittime...

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RIETI - Falsi racconti per poi chiedere denaro, richieste di dati bancari. Quello delle truffe resta uno dei reati più diffusi nella provincia reatina. Spesso le vittime dei raggiri - tentati o a segno - sono persone anziane o soggetti fragili e che spesso vivono da soli. Prosegue la campagna del comando provinciale dei carabinieri di Rieti contro il rischio truffe, con incontri che l’Arma sta promuovendo su tutto il territorio provinciale, fornendo informazioni sulle tecniche esecutive più diffuse e sui comportamenti da assumere per scongiurare il rischio di rimanerne vittime. In un territorio in cui la sicurezza resta - sebbene in peggioramento - tra le migliori in Italia, la voce “truffe e frodi informatiche” si rivela al 18esimo posto tra le province più coinvolte.

Le modalità. Negli ultimi tempi, nel Reatino, sono stati individuati e fermati casi di persone contattate telefonicamente per un (falso) incidente o imprevisto di un figlio o un parente, con la richiesta, alla spaventata e ignara vittima, di una somma di denaro per risolvere il tutto. Subito dopo la telefonata - da parte di un sedicente e falso avvocato o appartenente alle forze dell’ordine - un complice è pronto a suonare al citofono per ritirare il denaro. Un’altra truffa in ascesa - + 20% nel 2021 - è quella del falso messaggio della banca su una frode scoperta, con l’invito a fornire i dati personali per risolvere il tutto. Ovviamente a quel punto si rischia l’accesso indebito sul proprio conto. C’è poi il falso pacco da consegnare, con gli autori che prima di depositarlo si fanno consegnare il denaro per poi scomparire. Più sofisticata la tecnica - che ha visto recenti denunce nel Reatino - di mettere in vendita on-line un prodotto, farsi inviare il denaro, per poi scomparire. In tale prospettiva, il comandante della stazione di Amatrice, il maresciallo capo Francesco Simeoni, con la collaborazione dei due sindaci, Giorgio Cortellesi e Francesco Nelli, ha incontrato la popolazione di Amatrice e Cittareale. Presente, come supervisore, anche il capitano Marco Mascolo, comandante della compagnia carabinieri di Cittaducale. Per scongiurare tali raggiri è necessario non aprire mai la porta agli sconosciuti e comunque mai consegnare denaro (in contante o in altre forme) né altri valori. I carabinieri invitano i cittadini a diffidare di telefonate sospette e soprattutto di sconosciuti che si presentano alla porta, anche se preavvisati; chiamare immediatamente le forze dell’ordine al 112; memorizzare dettagli e particolari che potrebbero essere fondamentali per la successiva identificazione dei presunti truffatori.

 

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Il Messaggero