Rieti, le truffe corrono attraverso i messaggi su whatsapp e sms

Truffe con la messaggistica (foto d'Archivio)
RIETI - Le truffe corrono anche online sui telefoni cellulari. Non si arresta l’onda dei tentati raggiri a Rieti, con contatti telefonici da parte dei malviventi non solo...

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RIETI - Le truffe corrono anche online sui telefoni cellulari. Non si arresta l’onda dei tentati raggiri a Rieti, con contatti telefonici da parte dei malviventi non solo sul telefono fisso di casa ma anche sui cellulari, attraverso whatsapp o sms. «Ciao papà, il numero qui sotto è il mio nuovo numero. Il mio vecchio cellulare è rotto. Puoi mandarmi un messaggio su whatsapp?».

Le modalità. Questo è un messaggio, dall’utenza 344..., giunto a un 56enne reatino che però - dettaglio non trascurabile - non ha figli. L’intento è chiaro: giungere subito a un immediato contatto con la vittima, per poi scodellare chissà quale problema o situazione di pericolo in cui sarebbe incappato il presunto figlio, con l’intento di estorcere denaro attraverso l’invio di un emissario che, successivamente, si sarebbe recato a casa, per prelevare la somma di denaro pattuita. Nelle scorse settimane un analogo episodio è andato invece a segno ai danni di una donna reatina la cui figlia risiede a Milano per studio: anche qui, un sms dello stesso tenore invitava la preoccupata mamma a ricaricare con mille euro una Postepay per una non meglio specificata criticità denunciata dalla figlia ma, ovviamente, il denaro era poi finito nella ricaricabile dei truffatori.

Gli episodi. Lo scorso 15 febbraio, a Rieti, si sono verificati numerosi tentativi, di cui due consumati, tre sono stati invece quella della sola giornata del 28 febbraio, senza contare gli episodi non denunciati. I soggetti - come accertato dalle forze dell’ordine - sono tutti campani, che giungono nel Reatino la mattina presto per poi fare ritorno già tra le 13 e le 14. Una fascia d’orario non casuale: sono le ore in cui, solitamente gli anziani si trovano soli in casa, anche quelli conviventi con i propri figli che, in quegli orari sono fuori casa per lavoro.
Truffe e raggiri di questa tipologia sembrano ormai una realtà con cui dove convivere ma, come raccomandato dalle forze dell’ordine, sono sufficienti semplici precauzioni per aggirare il tranello dei truffatori, che nel mirino hanno persone sole, anziane o in situazioni di fragilità, che spiazzano emotivamente facendo leva sui sentimenti di amore verso nipoti o figli. Un vile ricatto morale che, proprio per questo motivo, spesso riesce ad andare a segno e che lascia una dolorosa ripercussione psicologica, specialmente quando si realizza di aver consegnato, oltre ai contanti, anche gioielli e preziosi di famiglia dall’immenso valore affettivo prima che economico. Si tratta però di indagini complesse, con cui devono fare i conti polizia e carabinieri, in quanto i malviventi, nella maggior parte dei casi, riescono a dileguarsi o perché non si presentano nell’abitazione quando capiscono che la vittima ha fiutato l’inganno o perché - incassati preziosi e contanti - sono già lontani.

Gli incontri. Il comando provinciale dei carabinieri di Rieti ha da mesi avviato una campagna informativa per i cittadini, in particolare anziani e delle fasce più deboli, per prevenire la violazione dell’intimità domestica e gravi danni patrimoniali che spesso ne conseguono quando ormai è troppo tardi.

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Il Messaggero