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RIETI - Giornata concitata, quella di ieri, per gli agricoltori reatini che, insieme a quelli dal Lazio e da altre regioni italiane, sono tornati nuovamente a protestare a Roma, contro le politiche dell’Unione europea.
La manifestazione di ieri mattina prevedeva una delegazione diretta verso il centro della Capitale, a piazza della Repubblica, ma a questa è stato poi aggiunto anche un corteo composto da circa 150 trattori partiti dallo stesso presidio di via Nomentana che, scortato dalla polizia stradale, si è mosso fino a Monterotondo.
La delegazione. La piccola delegazione, circa cinquanta agricoltori con due trattori simbolici, si sono dunque incontrati a piazza della Repubblica, per un sit–in, in attesa di ricevere un cenno dal ministero.
I temi. I punti contenuti all’interno del documento rappresentano le richieste sulle quali nessuno dei manifestanti intende fare un passo indietro: dall’Irpef agricolo ai prezzi dei prodotti, per arrivare al caro carburante, con i prezzi che sono tornati a crescere dall’inizio dell’anno. Quindi, leggi precise per il contenimento della fauna selvatica che devasta i raccolti e i terreni: in proposito, il tema è particolarmente avvertito da agricoltori e allevatori del Reatino, a partire dall’Amatriciano, alto Velino e Cicolano. Altro punto delle richieste contro le scelte dell’Unione europea, il no all’introduzione dei cibi sintetici nel mercato nazionale.
Gli esiti. Nel tardo pomeriggio, i rappresentanti della protesta in piazza della Repubblica sono rientrati al presidio sulla Nomentana, compresa la delegazione reatina, per tornare ad incontrarsi con i colleghi. Poche le novità, alle fine, al termine della giornata di ieri, come anche i risultati concreti portati a casa da questa nuova giornata di manifestazioni caratterizzate, come tutte fino ad ora, da grande partecipazione da parte degli agricoltori e grande apprezzamento dai cittadini. La manifestazione prosegue.
Ieri, inoltre, si sono registrati disagi per la circolazione, sulle strade in entrata e in uscita da Roma, come accennato a partire dalla Nomentana e sulla Palombarese. Anche agricoltori e allevatori dal Reatino andranno avanti nella protesta.
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Il Messaggero