RIETI - I progetti della Rieti-Torano per il tratto di Casette erano due, quello delle rotatorie che finisce a Casapenta. Parafrasando la storia dei quattro evangelisti che erano...
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Sembra il remake del film dell'estate 2014, quando su iniziativa del Comune di Rieti la Provincia accettò di mettersi intorno a un tavolo per valutare l'ipotesi di Cittaducale salvo poi andare avanti per la sua strada. E qui è il sindaco Ermini che parla: «Mentre noi facevamo riunioni su riunioni per prospettare un'alternativa, in altri tavoli la Provincia cambiava il suo progetto senza neanche dircelo. Quanto al tracciato di Cardito proposto da noi, fu l'architetto della Provincia (Carlo Abbruzzese, ndr) a dirmi chiaro e tondo che quell'ipotesi, prevedendo uno scollinamento, non rientrava nella sua filosofia progettuale perciò non l'avrebbe mai preso in considerazione. Più chiaro di così. Ma a questo punto deve essere chiaro che Cittaducale non concederà alcuna autorizzazione o variante per altri tracciati». Tocca all'assessore Giovanni Ludovisi provare a difendere la Provincia e la Regione dall'accusa di aver già deciso tutto e il Comune di Rieti dall'aver fatto lo gnorri. «Siamo noi ad aver promosso il confronto con l'ipotesi di Cittaducale - dice Ludovisi - Quanto al presidente Rinaldi e all'assessore Refrigeri anche recentemente hanno ribadito la volontà di trovare una soluzione condivisa e io a quello sto. Poi se devo dire la mia, a me la soluzione di Cittaducale mi sembra interessante, quella della rotatorie non mi convince». «La verità è che ci hanno preso in giro: a voce dichiaravano una cosa, ma nelle carte c'è scritto ben altro - taglia corto Dino Fasciolo, che guida il Comitato di Casette - Per questo non cerchiamo neppure più nessuno. Abbiamo messo tutti gli atti in mano alla Procura della Repubblica». Amen. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero