La Tirreno-Adriatico ha salutato Rieti: le foto. Poi il passaggio nelle zone colpite dal sisma

La partenza da piazza Vittorio Emanuele II (Foto Itzel Cosentino)
RIETI - Passerella in piazza Vittorio Emanuele per Nairo Quintana e compagnia. Un tuffo tra tifosi e appassionati che, dopo il freddo di ieri sul Terminillo, svestono cappellino e...

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RIETI - Passerella in piazza Vittorio Emanuele per Nairo Quintana e compagnia. Un tuffo tra tifosi e appassionati che, dopo il freddo di ieri sul Terminillo, svestono cappellino e sciarpa per la partenza della quinta tappa della Tirreno-Adriatico, la Rieti-Fermo di 209 chilometri.


E’ una mattinata di gran festa, baciata dal sole e da centinaia di persone che si accalcano dietro le transenne a caccia di uno scatto o, meglio ancora, di un autografo con i loro beniamini. Tanti gli applausi ma, all’arrivo del campione del mondo, Peter Sagan, si leva un boato. Stessa calorosa accoglienza per Quintana, re del Terminillo, e per Vincenzo Nibali. Non c’è Fabio Aru – attesissimo – fermato da una tracheobronchite acuta e costretto al ritiro dopo la debacle in salita di ieri.

Raggianti, sul palco affianco al direttore di corsa, Stefano Allocchio, il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, e l’assessore allo Sport, Vincenzo Di Fazio, che, dopo i ringraziamenti di rito, danno appuntamento al 2018 con il Giro d’Italia. “L’amministrazione comunale – dice il primo cittadino, tenendo ben stretta la bandierina rosa che, di lì a poco, abbasserà per dare il via alla tappa – vuole continuare a collaborare con la Rcs Sport per l’organizzazione di grandi eventi ciclistici, che danno lustro nel mondo al nostro territorio. Siamo già al lavoro per il prossimo anno, contiamo di portare il Giro sul Terminillo”.

Musica per le orecchie dei presenti che, alle 10.50 – in anticipo di un quarto d’ora rispetto al previsto – applaudono per l’ultima volta i corridori. Dalla linea di partenza, all’imbocco di via Cintia, scattano in 169. Avanti a tutti, fotogratissime, le maglie azzurra di Quintana, rossa di Mirco Maestri, verde di Davide Ballerini e bianca del giovane britannico Adam Yates. Il serpentone, fatto anche e soprattutto di auto, moto e dei coloratissimi pullman delle squadre, si allontana da Rieti dalla via Salaria.


Intorno a mezzogiorno il passaggio agli svincoli di Amatrice e Accumoli “per dimostrare la nostra vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto”, come ha avuto modo di ribadire alla partenza da Rieti il patron della corsa, Mauro Vegni. Un abbraccio simbolico, prima di oltrepassare il confine con le Marche, dove la Tirreno-Adriatico scriverà gli ultimi tre capitoli: oggi a Fermo, domani a Civitanova, martedì sul lungomare di San Benedetto del Tronto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero