Rieti, "Convento di plastica": su Rai Storia il racconto di Fra Massimo: tre frati danno ascolto a 500 terremotati

Rieti, "Convento di plastica": su Rai Storia il racconto di Fra Massimo: tre frati danno ascolto a 500 terremotati
RIETI - Quarantacinque metri quadri di lamiera e plastica, nei quali tre frati danno ascolto e conforto a circa 450/500 persone della zona a sud di Amatrice e di Accumuli....

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RIETI - Quarantacinque metri quadri di lamiera e plastica, nei quali tre frati danno ascolto e conforto a circa 450/500 persone della zona a sud di Amatrice e di Accumuli. Un'esperienza nata dalla richiesta del vescovo di Rieti, Domenico Pompili, di inviare alcuni frati nei luoghi colpiti dal sisma per esser e vicini alla gente, dopo il devastante terremoto del 24 agosto dello scorso anno, e ripercorsa dal doc «Convento di plastica», in onda domani alle 23 su Rai Storia.


Obiettivo, in particolare, sull'attività di Fra Massimo, dal novembre sorso nel cratere del sisma, insieme a un paio di confratelli che si alternano al suo fianco. Come racconta Fra Massimo: «All'inizio le persone hanno parlato più del fenomeno terremoto e meno dei sentimenti perché è gente di montagna e perché sono sentimenti dolorosi che fanno rivivere il trauma. Il passaggio successivo è stato parlare delle persone che non ci sono più, delle vittime. Qui ognuno ha perso qualcuno, amici, familiari ma anche i nemici. Ha tanti volti il lutto del terremoto. Adesso invece hanno contatto con il vuoto, con la sospensione: sembra non esserci Dio, sembra non esserci grandi sentimenti, rimane solo il vuoto, l'attesa, la rassegnazione e le difficoltà. Non sappiamo cosa fare dopo, se non continuare ad esserci». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero