Terremoto, fondi dalle Associazioni sarde in Italia in memoria di Sanna morto ad Amatrice

Amatrice dopo il sisma
RIETI - I fondi raccolti dalla Federazione delle Associazioni sarde in Italia (Fasi), in memoria di Filippo Sanna, il ragazzo di origine sarda vittima del tragico terremoto del 24...

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RIETI - I fondi raccolti dalla Federazione delle Associazioni sarde in Italia (Fasi), in memoria di Filippo Sanna, il ragazzo di origine sarda vittima del tragico terremoto del 24 agosto scorso, saranno devoluti in progetti destinati ai giovani di Amatrice e in borse di studio per il Conservatorio dell'Aquila. Lo ha annunciato Serafina Mascia, presidente nazionale Fasi, a Milano al Teatro Asteria, nel corso della manifestazione di solidarietà «Terre in Moto, Con il Cuore al Centro».

L'assegno di 28mila euro, raccolti sinora, è stato consegnato simbolicamente nelle mani dei genitori di Filippo, il papà Mario e la mamma Stefania Ciriello, presenti alla cerimonia. «Abbiamo rispettato la volontà dei genitori di questo nostro giovane sfortunato - ha detto Mascia - che non hanno voluto niente per sé, ma che hanno creato l'associazione Il sorriso di Filippo, con l'obiettivo di stare vicini ai giovani meritevoli e bisognosi di un aiuto economico. Un primo progetto riguarda il Conservatorio dell'Aquila con due borse di studio intitolate ad Anna Grossi, una studentessa strappata anch'essa prematuramente alla vita dal terremoto. Nella progettualità ci saranno una serie di attività culturali e musicali volte a rendere protagonisti i giovani colpiti dal sisma, a ridare loro speranza e fiducia e a contribuire al
ripristino della vita sociale di Amatrice, in particolare per la creazione di una biblioteca o di un centro per attività musicali. Un grazie »di cuore« è stato espresso al mondo dell'emigrazione sarda dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Oggi i coniugi Sanna, originari di Nuoro, vivono a Rieti e la mamma Stefania continua ad esercitare la sua professione di medico di base, seguendo i suoi pazienti di Amatrice sparsi nei diversi comuni della zona. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero