RIETI - Simone Cristicchi non si esibiva a Rieti da quattro anni. «Sono molto felice di tornare», dice il musicista, che sarà il primo dei tanti personaggi che...
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L’artista romano si esibirà sul monte Terminillo, oggi alle 19.30, all’interno del Templum Pacis di Pian de’ Valli, dove è conservata una reliquia di San Francesco, e salirà sabato sera sul palcoscenico del teatro Flavio Vespasiano, insieme ad altri artisti, per il grande concerto natalizio. «Siamo molto contenti di ospitarlo, speriamo che la nostra chiesa e la natura di Terminillo possano essere per lui fonte di ispirazione», dicono i “padroni di casa” della Fraternità monastica della Trasfigurazione. «Sono venuto a Rieti altre volte, ma non salivo sulla montagna davvero da molti anni - ricorda Cristicchi - i miei ricordi risalgono a quando ero bambino: ci venivo con i miei per le vacanze, bellissimi momenti».
Un recital che promette grandi emozioni, al cui si potrà assistere gratuitamente previa prenotazione contattando il 334/1159763 o recandosi all’ufficio turistico Visit Rieti di piazza Vittorio Emanuele II, che metterà anche a disposizione un servizio navetta gratuito e prenotabile, promosso in collaborazione con Asm. «Sarà un viaggio nella mia storia, nella mia musica e nelle mie canzoni - spiega Cristicchi - una sorta di concerto in miniatura, con l’accompagnamento di un pianista. Visto il posto e l’occasione, canterò e parlerò anche di San Francesco, del suo messaggio». Non sfuggirà ai più attenti come l’arrivo reatino di Cristicchi giunga in un momento decisamente particolare per la sua carriera, in special modo per la traccia francescana che da qualche tempo la contraddistingue. Cristicchi arriva infatti al Terminillo solo il giorno successivo alla messa in scena romana, al teatro Brancaccio, del suo nuovo spettacolo “Franciscus - Il folle che parlava agli uccelli”, scritto con Simona Orlando. Uno spettacolo emozionante, che indaga e racconta il santo di tutti, il labile confine tra follia e santità, la ricerca della perfetta letizia, la spiritualità universale di un messaggio sempre attuale. A partire dal presepe. Sempre che sia allestito con la purezza nel cuore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero