Rieti, poca neve al Terminillo: prove per attivare il tappeto Togo

La pista Togo al Terminillo
RIETI - Terminillo e il grande freddo. Da una parte, quello che si auspica possa registrarsi soprattutto nel corso delle prossime notti, al fine di consolidare i poco più...

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RIETI - Terminillo e il grande freddo. Da una parte, quello che si auspica possa registrarsi soprattutto nel corso delle prossime notti, al fine di consolidare i poco più di cinque centimetri di neve caduti al suolo nel pomeriggio di domenica e consentire così, quantomeno, l’apertura del tappeto Togo. Dall’altra parte, ci sono invece le temperature polari che si registrano nel rapporto tra Asm e maestri di sci dopo che, la scorsa settimana, la scuola sci Terminillo aveva pubblicamente accusato la municipalizzata di non profondere sufficienti sforzi nell’attività di innevamento artificiale.

Tornano i turisti. I pochi centimetri di neve apparsi domenica pomeriggio hanno subito risvegliato le speranze della stazione sciistica reatina ormai ridotta - in queste settimane - al collasso commerciale, con bar, ristoranti e alberghi rassegnati a lavorare a neanche mezzo servizio. E nonostante la quantità di neve caduta fino ad ora non consenta l’apertura degli impianti di risalita, già a partire da ieri mattina, Terminillo è tornato a registrare le prime presenze turistiche, grazie soprattutto a famiglie e bambini intenti a scivolare sulla neve a bordo degli slittini. Intorno alle 10 del mattino, Asm ha trasportato a ridosso del tappeto Togo un cannone dell’innevamento artificiale (presumibilmente con la speranza di poterlo utilizzare nel caso in cui, soprattutto durante le ore notturne, si registrino temperature e tassi di umidità favorevoli al suo utilizzo) e messo in atto anche la manutenzione ordinaria del nastro trasportatore del tappeto. A confermare la possibile intenzione della municipalizzata di voler attivare almeno il tappeto Togo è stato, inoltre, anche l’aver trasportato cumuli di neve quasi a ridosso della pista, con l’ausilio del mezzo spazzaneve utilizzato per mantenere percorribili le strade. La settima appena iniziata è infatti quella che, dopo le festività natalizie, viene comunemente giudicata come la più redditizia da parte degli operatori commerciali, perché corrispondente alle giornate di carnevale. E così sono in tanti a sperare che già a partire da oggi - martedì grasso - Asm possa far entrare in funzione il tappeto Togo.

Rapporti congelati. Speranza coltivata soprattutto dai maestri di sci, che di stagioni catastrofiche come questa ne ricordano sì, ma sempre con l’augurio di non essere costretti a riviverle, come invece sta accadendo. Rendere sciabili anche i soli pochi metri di mezza Togo aiuterebbe infatti a rimettere in moto buona parte dell’indotto, tra lezioni di sci, bar, ristoranti e la speranza degli alberghi di poter ricevere prenotazioni quantomeno in vista del fine-settimana. Ma dopo la querelle andata in scena la scorsa settimana tra scuola sci ed Asm, in questi giorni sembra essere sceso il grande freddo nei rapporti tra due delle più rappresentative realtà del Terminillo. Comunicazioni al momento azzerate, con sommo scorno del Comune di Rieti che, dopo la firma del contratto quinquennale da parte di Asm per l’affitto degli impianti di risalita, aveva caldeggiato la collaborazione tra scuola sci e municipalizzata, soprattutto sul versante dei suggerimenti tecnici che i maestri avrebbero potuto indirizzare ad Asm riguardo al tema dell’innevamento artificiale. A questo punto, soltanto la buona volontà nel mettere in funzione il tappeto Togo potrebbe, forse, scongelare un po’ l’impasse.

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Il Messaggero