Rieti, impianto di sci chiuso: protesta la scuola sci del Terminillo

Terminillo
RIETI - Impianto chiuso al Terminillo. "La scuola sci Terminillo - spiega in una nota - esprime il suo totale dissenso,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - Impianto chiuso al Terminillo.


"La scuola sci Terminillo - spiega in una nota - esprime il suo totale dissenso, nei confronti della scellerata decisione di chiudere l'unico impianto da sci aperto, il tappeto “Togo” della stazione sci del Terminillo in data 20 gennaio. Decisione presa in totale autonomia dalla Società Funivie del Terminillo. Operare secondo questi criteri non fa altro che continuare a screditare, umiliare un nome e una funzione storica sul panorama regionale Laziale. Ricordiamo che ad oggi era l'unica stazione del Lazio aperta. Invece di farne un vanto la si chiude in faccia ai proclami televisivi regionale e locali che ne davano in pompa magna la definitiva apertura. Pubblicizzare per poi chiudere conferma, se ce ne fosse bisogno, che l'incongruenza tra le scelte unilaterali e spietate cozzano con i buoni propositi imprenditoriali e di immagine, di chi ancora crede in un  futuro turistico ed economico del prodotto “Terminillo”.
Inoltre la società ci ha comunicato che la riapertura è prevista per il fine settimana del  25/26 gennaio, ragion per cui non si capiscono i motivi della chiusura settimanale se non quelli di una scelta imprenditoriale volta all'unico vantaggio del risparmio sui costi. Un vantaggio che ha fatto sprofondare nel buio la così detta “Montagna di Roma”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero