Rieti, Terminillo: gli ostacoli per il contratto d'affitto

Terminillo
RIETI - Per trattare sul costo dell’affitto se ne riparlerà nei prossimi giorni, forse già entro questa settimana. Prima fumata nera ieri tra il Comune di...

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RIETI - Per trattare sul costo dell’affitto se ne riparlerà nei prossimi giorni, forse già entro questa settimana. Prima fumata nera ieri tra il Comune di Rieti e il gestore della società “Funivia” Flavio Formichetti, per discutere di quanto Palazzo di Città dovrà stanziare per poter noleggiare – fino a marzo 2023 - l’uso di impianti e piste da sci che la “Funivia”, con un atto protocollato sabato scorso, ha messo a disposizione dell’ente in vista dell’imminente stagione invernale. Il tutto, secondo le comunicazioni della “Funivia”, a patto che la gestione venga assegnata ad un operatore a rilevanza pubblica con idonee capacità tecniche, patrimoniali ed insieme, naturalmente, alla garanzia del Comune stesso.

Le condizioni. Nel documento consegnato sabato dalla società “Funivia” al Comune, la prima condizione necessaria per l’affitto è che l’amministrazione comunale esoneri l’impresa da «qualsiasi costo o spesa derivanti, quali riparazioni, manutenzioni, ripristini o adeguamenti necessari o richiesti, collaudi e spese connesse per la gestione della stazione sciistica e del servizio di pubblico trasporto». Tradotto, la “Funivia” metterà a disposizione impianti e piste, ma tutte le spese dovranno essere a carico del Comune, compresa la fornitura alla società delle «necessarie coperture assicurative per danni e responsabilità civile a tutela e conservazione delle strutture, delle piste e degli impianti». E con l’attuale costo dell’energia – oltre a tutte le spese di mantenimento e manutenzione necessarie – bisognerà capire da dove Palazzo di Città riuscirà ad attingere risorse economiche sufficienti per tentare l’impresa.

I mezzi. E’ invece un capitolo a parte la fornitura dei mezzi necessari per la manutenzione delle piste. Nell’atto consegnato al Comune, la “Funivia” specifica che la disponibilità all’affitto riguarda «impianti e piste nello stato in cui si trovano», senza citare altro. E dunque in che modo il Comune potrebbe usufruire, ad esempio, di un mezzo fondamentale come il battipista? Secondo quanto appreso da Il Messaggero, la gestione dei mezzi sarà parte integrante dell’accordo che il Comune troverà (ce la farà?) con la “Funivia”: se la gestione di impianti e piste verrà demandata dall’ente all’Asm - come ormai sembra sempre più certo - è innegabile che il personale Asm non possa disporre, di proprio pugno e subito, dell’intero bagaglio di competenze posseduto dagli addetti impiegati dalla “Funivia”. Citando anche il solo battipista, si tratta di mezzi complessi, di non semplice utilizzo, per l’utilizzo dei quali la “Funivia” potrebbe invece fornire il proprio personale specializzato. Sempre che, naturalmente, il Comune trovi prima i soldi anche per il carburante.

I dubbi su Asm. I dubbi che possa essere Asm a gestire gli impianti di risalita li esprimono sia Nome Officina Politica («Ci chiediamo con quale strategia amministrativa il Comune sia riuscito a infilarsi in un vicolo cieco talmente ben architettato da mettere a repentaglio perfino le scelte strategiche di Asm, deputata a trasportare i ragazzi nelle scuole e gestire i rifiuti, non già a occuparsi di impianti sciistici») che l’ex capogruppo comunale del Pd, Alessandro Mezzetti: «L’Asm si potrebbe avventurare nell’ennesima scelta folle, senza strumenti, senza competenze, senza alcun tipo di professionalità acquisite, mettendo a rischio anche il proprio bilancio, solo per accontentare le scelte politiche di chi, dopo aver fatto del Terminillo un vessillo, oggi non può dire che la stagione non prenderà il via. E’ opportuno ricordare che Asm, nonostante le tante chiacchiere, non è ancora interamente pubblica». Nel frattempo la minoranza comunale (Pd, Rieti Città Futura, Psi, Centro Democratico e T’immagini) chiede con urgenza la convocazione della Commissione Sport, annunciando che mercoledì alle 18 incontrerà Federalberghi e i maestri di sci.

 

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Il Messaggero