Rieti, Terminillo senza ambulanze: vietato farsi male sulle piste

Terminillo
RIETI - Il Terminillo ha perso la maggior parte dei suoi servizi essenziali. L’ufficio turistico (che il Comune di Rieti ha dichiarato di essere pronto a riaprire insieme...

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RIETI - Il Terminillo ha perso la maggior parte dei suoi servizi essenziali. L’ufficio turistico (che il Comune di Rieti ha dichiarato di essere pronto a riaprire insieme alla Regione Lazio), gli sportelli bancari (sostituiti da una colonnina Atm, ma meglio di nulla) e anche la stazione di pronto soccorso che si trovava a via dei Villini, stessa strada dove ieri l’unica farmacia del Terminillo ha festeggiato un anno esatto di chiusura. Facendo quindi due conti, Terminillo al momento non ha più la sua farmacia che, dopo due bandi comunali andati totalmente deserti, ora il Comune si appresta a trasformare in dispensario turistico stagionale (dopo il via libera ricevuto dalla Regione), per consentirne l’apertura (e quindi la sostenibilità economica) soltanto nei momenti dell’anno di maggior presenza turistica. 


E non possiede neanche più una stazione fissa di pronto soccorso, che nel corso degli anni è stata sostituita in maniera alternata dalle ambulanze messe a disposizione dall’Ares 118 (su richiesta del Comune) o dalla buona volontà dei privati, come la Pro loco Terminillo, che in passato ha già pagato di tasca propria un servizio di soccorso privata da garantire nei fine settimana più affollati.

L'attesa per i socorsi. In caso di incidenti o malori nella frazione di Pian de’ Valli, soprattutto durante il clou della stagione invernale ed estiva, ci sono due possibilità: il soccorso via eliambulanza (nelle situazioni più gravi) o quello con un mezzo proveniente da Rieti. Fra queste due opzioni si inserisce la presenza di un’ambulanza che, sopratutto durante i fine settimana più congestionati, negli ultimi anni ha spesso garantito un presidio anche per infortuni o malori di lieve entità e l’eventuale trasporto all’ospedale de Lellis. Così, senza più una stazione fissa di pronto soccorso, ogni volta che la stagione sta per partire, si pone nuovamente il problema se si riuscirà a garantire la presenza di un’ambulanza al Terminillo almeno durante i week-end. 
E ora che la manutenzione degli impianti di risalita sta per terminare e che potrebbe cadere la prima neve, la palla torna di nuovo tutta in mano al Comune di Rieti che dovrà avanzarne richiesta all’Ares, la quale dovrà poi valutare la proposta: «E’ un’azione che può compiere sia lo stesso sindaco Daniele Sinibaldi che il mio assessorato, oppure entrambi in maniera congiunta – risponde a Il Messaggero l’assessore ai Servizi Sociali, Giovanna Palomba – Il Comune avanzerà richiesta alla direzione generale dell’Ares nel momento in cui si porranno le condizioni di necessità. Ma credo si tratti di una comunicazione che verrà formalizzata a brevissimo». 
Oltre alla richiesta da parte del Comune all’Ares, infatti, non c’è nessun altra possibilità, se non quella dei privati che dovrebbero però pagare di tasca loro per garantire il servizio tramite una società privata. 


Insomma, quello che negli ultimi tempi ha fatto la Pro loco Terminillo, il cui presidente Antonio Cavalli si dichiara nuovamente disposto a sostenere il costo economico di un’ambulanza privata, nel caso in cui dal Comune non dovesse partire alcuna richiesta verso l’Ares o se l’azienda non dovesse, per qualche motivo, concedere un mezzo o comunue non stare nei tempi necessari: «Così come la Pro loco ha provveduto al pagamento e all’installazione delle luminarie natalizie di quest’anno, così garantirà anche il servizio dell’ambulanza privata», conclude Cavalli. Benedetti privati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero