Rieti, tratti a rischio di incidenti sulla Terminillese: attesa per le misure dal vertice in prefettura

Terminillese a Vazia
RIETI - L’ennesimo giro di boa sarà quello di stamattina, per tentare nuovamente di strappare qualche garanzia in più rispetto alle sole promesse diluite e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - L’ennesimo giro di boa sarà quello di stamattina, per tentare nuovamente di strappare qualche garanzia in più rispetto alle sole promesse diluite e scomparse poi nel tempo, tranne che per rare eccezioni. In prefettura tornerà infatti a riunirsi l’Osservatorio per la sicurezza stradale, sul cui tavolo giacciono, perlopiù inascoltate, le richieste per la messa in sicurezza della Terminillese, lungo tutto il tratto che da via Salaria per L’Aquila giunge fino al trafficatissimo centro urbano di Vazia. Ad evidenziare l’incidentalità stradale della 4 bis del Terminillo è anche il rapporto regolarmente prodotto da Assostrade. In quasi 58 anni, infatti, dall’ottobre del 1963 e fino al 18 gennaio 2022, sulla Terminillese sono stati conteggiati in totale 130 incidenti tra mortali e non, che hanno causato 13 morti e 191 feriti, producendo a carico della comunità un costo sociale pari a 25 milioni di euro.

Il sollecito. I punti di pericolo non si contano più: dall’incrocio dell’ex manicomio a via Togliatti, più volte teatro di scontri, fino al rettilineo che costeggia il quartiere di Campoloniano, quotidianamente attraversato anche dai pedoni, con il pedissequo rischio di essere falciati soprattutto durante le ore notturne, arrivando infine a Vazia, dove l’alta velocità piomba direttamente all’interno del centro urbano della frazione. A proseguire nell’opera di denuncia e sensibilizzazione è sempre l’ex consigliere di 3^ Circoscrizione e dei Beni Civici di Vazia Eligio Patacchiola, che nelle scorse settimane ha segnato un primo punto grazie all’installazione della segnaletica dei limiti di velocità, da parte del Comune di Rieti, lungo via Cerreta e via Leonessa, a Lisciano. Il nodo vero resta però soprattutto Vazia e così, in vista dell’incontro di stamane, Patacchiola si rivolge direttamente al prefetto Gennaro Capo: il riferimento è nuovamente quello degli osservatori svoltisi a settembre e dicembre 2021, quando «il Comune fu invitato a completare celermente le opere concordate, fra cui il rifacimento della segnaletica, l’istituzione del limite di velocità di 30 chilometri orari in prossimità della rotatoria di piazza Adriano, la sistemazione del manto stradale, il ripristino del semaforo e l’installazione di dissuasori ottici di velocità - riassume Patacchiola. - Il 15 dicembre, una delegazione di Vazia fu ricevuta dai vertici della polizia municipale, la quale spiegò che non era possibile installare l’autovelox perché il tratto di strada non rientrava negli standard di incidentalità prefissati. Fu quindi chiesta una rotatoria provvisoria all’incrocio con Castelfranco, per dissuadere l’alta velocità. I vertici della municipale rassicurarono la delegazione che avrebbero valutato la proposta. Ad oggi, tuttavia, non è stata data alcuna risposta in merito a ciò che era stato concordato negli osservatori e proposto ai vertici della municipale». Magari da stamane potrebbe essere la volta buona.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero