Rieti, riduzione tassa di soggiorno, Casadei: «Vittoria della città, fondamentale per salvaguardare il turismo, ora avanti coi progetti»

Michele Casadei
RIETI - Il Comune approva la riduzione della tassa di soggiorno per le attività ricettive di Rieti e Michele Casadei presidente Federalberghi, l’associazione...

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RIETI - Il Comune approva la riduzione della tassa di soggiorno per le attività ricettive di Rieti e Michele Casadei presidente Federalberghi, l’associazione albergatori di Confcommercio Lazio Nord, dichiara: «La riduzione delle tariffe della tassa di soggiorno arriva a margine di un lungo lavoro, durato più di un anno, svolto in sinergia tra il Comune di Rieti rappresentato dall’assessore Sinibaldi e Federalberghi con l’imprescindibile contributo tecnico-organizzativo da parte dell’associazione madre Confcommercio Lazio Nord presieduta dal professor Leonardo Tosti. L'approvazione della tariffa unica a un euro pone Rieti tra le provincie conl'aliquota più bassa nel centro Italia».


«Tale riduzione - commenta Casadei - risulterà fondamentale per aumentare l'appetibilità turistica della città, ponendoci sul mercato condelle tariffe inferiori a tutte le principali città competitor quali, Viterbo, Terni, Fiuggi, Perugia e Assisi, aumentando di conseguenza l'attrattività turistica del territorio Reatino, e inoltre, tramite la modifica del regolamento che ne disciplina l'applicazione già avvenuto loscorso marzo, siamo l'unica città in Italia a non applicare il tributo per gruppisti che superiori alle 20 unità, caratteristica che ci pone da un lato come scelta conveniente per il mercato della gruppistica extra-Romana dove si pagano tasse di soggiorno fino a 7 euro a persona, e dall'altro essendo Rieti una città storicamente aforte presenza di gruppi legati ad eventi sportivi e manifestazioni religiose, si mette in sicurezza un asset fondamentale del territorio»,

«La tassa di soggiorno - prosegue Casadei - è un balzello dannoso, poco utile e altamente disincentivante per il turista in gran parte d'Italia ,l'imposizione dello stesso ha creato fratture insanabili tra il comparto imprenditoriale e le amministrazioni in tantissimi Comuni. Siamo partiti da questo dato Nazionale e abbiamo cercato di invertire la tendenza a Rieti, non rassegnandoci a un’azione volta solo alla polemica ma altresì aprendo una nuova fase operativa di stretta collaborazione tra albergatori e Comune, questo ci ha permesso di rendere più affrontabile e facilmente esigibile la tassa di soggiorno».


«Siamo certi che a questa prima fase di modifica e rimodulazione dell'imposta, seguirà da parte dell'amministrazione Comunale l'apertura a una stagione di progettualità connesse al turismo, per meglio usare le spettanze raccolte dagli operatori del comparto alberghiero ed extra.Fare ciò potrebbe dare vita alla creazione di un modello di applicazione virtuoso tra i migliori d'Italia, speriamo che il Comune di Rieti voglia raccogliere questa sfida, in futuro come in passato gli albergatori reatini saranno pronti a fare la loro parte», così conclude Michele Casadei presidente Federalberghi Rieti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero