Studenti e studentesse davanti le scuole di Rieti e del Lazio per chiedere “la scuola sicura”

Studenti e studentesse davanti le scuole di Rieti e del Lazio per chiedere “la scuola sicura”
RIETI - Questa mattina studenti e studentesse si sono mobilitati, nel rispetto delle norme anti-covid, davanti al Liceo Elena Principessa di Napoli, Liceo Scientifico e Classico...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - Questa mattina studenti e studentesse si sono mobilitati, nel rispetto delle norme anti-covid, davanti al Liceo Elena Principessa di Napoli, Liceo Scientifico e Classico Jucci, IPSSEOA Costaggini, il Liceo Artistico Calcagnadoro e l'I.S. Rosatelli di Rieti, per manifestare il loro dissenso verso la gestione del rientro previsto per il 7 Gennaio. Nello stesso momento altri ragazzi e ragazze hanno esposto striscioni davanti a più di 20 scuole di tutto il Lazio.

All’inizio dell’anno scolastico, studenti e studentesse hanno affrontato un rientro che dimostrava la poca attenzione nel gestire l’emergenza da parte delle istituzioni, che ha portato nuovamente alla chiusura delle scuole. Dopo mesi di didattica a distanza in cui la scuola non è stata considerata la priorità, ragazzi e ragazze vogliono poter tornare alla loro routine.

Per questo, più di 200 rappresentanti d’istituto e consulta hanno firmato l’appello della Rete degli Studenti Medi del Lazio per un rientro in sicurezza. Sono quindi tornati davanti alle loro scuole per lanciare un chiaro messaggio: trasporti sicuri, aumento delle connessioni scolastiche, più spazi per la didattica e tracciamento nelle scuole.

«Sono mesi che non viviamo la scuola - spiegano i ragazzi della Rete degli Studenti Medi di Rieti e di Controvento - ma soprattutto sono mesi che chiediamo un serio impegno delle istituzioni per garantire un rientro davvero in sicurezza. Le misure prese finora, come il doppio turno, risultano essere solo confusionarie e poco praticabili. Ciò è il risultato di decisioni prese senza il coinvolgimento di chi la scuola la vive davvero. Noi abbiamo chiaro cosa vogliamo: la scuola sicura!».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero