Rieti, la strage dei pendolari sulla Cicolana: si cerca un perché blitz isolato o regola generale?

Le multe sulle auto in via Cicolana
RIETI - C’era la fila, ieri mattina al comando della Municipale, per pagare le 37 multe spiccate dai vigili sulla Cicolana, alle auto dei pendolari in sosta a bordo strada,...

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RIETI - C’era la fila, ieri mattina al comando della Municipale, per pagare le 37 multe spiccate dai vigili sulla Cicolana, alle auto dei pendolari in sosta a bordo strada, all’altezza dello svincolo di Rieti-Ovest, come denunciato già ieri da Il Messaggero.

«Pendolari? Diciamo pure che siamo migranti: noi siamo i reatini che andiamo a lavorare fuori, chi a Terni, chi ad Avezzano – racconta Carlo a Il Messaggero – Le multe prese si pagano, solo vorremmo capire se è stata una situazione eccezionale o se questa sarà la regola. Perché se io devo andare al lavoro per poi trovare a fine giornata un conto di 41 euro da pagare, beh, non so’ se il gioco vale la candela. E soprattutto non so’ se da questa città ce ne dobbiamo andare del tutto oppure se possiamo tornare la sera almeno a dormire».

COMANDO ALLO SBANDO
Alla Municipale un comandante in carica a cui porre il quesito non c’è. Con la fine del mandato di Simone Petrangeli è finito anche l’incarico ex articolo 110 alla comandante Marta Scioscia, prorogata di un mese ma con una procedura assai dubbia. Di fatto, in via della Foresta non c’è chi firmi, decida e disponga e neppure che risponda degli atti del corpo. Per quel che riguarda il raid di multe sulla statale Salto-Cicolana, la versione che circola è quella dell’atto dovuto, in seguito ad un intervento sul posto a causa di un incidente.


I primi a dolersene sarebbero stati gli stessi agenti che hanno staccato le multe. Questo implicitamente significa che non ci saranno altri blitz e che le vetture parcheggiate lungo la Cicolana saranno lasciate in pace. Chi ha potuto ha già pagato la multa rimediata venerdì mattina, seppur tra le proteste: almeno ha approfittato dell’abbuono del 30% riconosciuto agli automobilisti che pagano entro i 5 giorni dal ricevimento del verbale di accertamento. Ora il messaggio, neanche troppo in codice, che arriva dal popolo dei pendolari è «fateci parcheggiare: in sicurezza per tutti, ma senza sorprese per nessuno». Speriamo ci sia qualcuno in ascolto.
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Il Messaggero